“Referendum Grecia: pagliaccio a chi?”da Il Fatto Quotidiano dell’8.07.15
…Ciascuno indichi il percorso che intende seguire: i governi di destra indicheranno politiche di destra, quelli di sinistra politiche di sinistra. La scelta di chi debba fare i sacrifici non spetta a nessuna Troika, ma ai governi nazionali e ai loro elettori. Le autorità europee devono fissare l’obiettivo: quant’è il conto e quando ragionevolmente va pagato. Ma chi lo deve pagare lo decidono i cittadini tramite i loro parlamenti e governi. Si chiama democrazia e, in attesa di inventare qualcosa di meglio, è bene tenercela stretta.
In fondo è questo il messaggio che è uscito domenica dalle urne: diteci il quanto, ma il come lo decidiamo noi. Somiglia molto a quello lanciato dagli elettori italiani che nel 2013 punirono i partiti delle larghe intese e premiarono il M5S che, come Syriza, non aveva mai governato. Com’è finita lo sappiamo: l’eterno Gattopardo ha finto di cambiare tutto per non cambiare nulla, ma al prossimo giro potrebbe ritrovarsi ancor più spelacchiato di oggi. Specialmente se continuerà a irridere al governo greco fingendo di non capire cos’è accaduto ad Atene. E a leccare i tacchi alla Merkel, dimenticando che dopo la Grecia, buoni penultimi, veniamo noi. O a farsi fotografare con Orfini alla Playstation. O a tenere lezioni di tiki-taka contro i gufi. E meno male che il pagliaccio è Tsipras…