consigli per le vacanze, fra libri e tabelline
In un programma televisivo l’esimio professor Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, ha evidenziato quanto sia fondamentale, nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria l’educazione della mano, che deve essere abituata ad una serie di movimenti sciolti e ordinati in quanto essa esplora lo spazio e permette di dominarlo. La mano deve essere allenata a collocare oggetti, mettere le lettere in ordine e le cifre numeriche in colonna.
Tutto questo richiede impegno sia a scuola che a casa ed allontana la moderna abitudine all’uso di strumenti che si sostituiscono alla capacità di fare certe operazioni. Non trascurando la ‘ginnastica della mano’, il cervello ne trae sicuramente vantaggio. Per trascorrere in modo costruttivo le vacanze propongo, oltre alla succitata ginnastica della mano, una serie di comportamenti da consigliare ai nostri ragazzi. Andiamo a dormire non troppo tardi e cerchiamo di svegliarci presto rispettando i ritmi naturali e la luce solare, approfittando dell’ora legale. Se ci esponiamo al sole utilizziamo delle creme protettive. Facciamo esercizio fisico non stressante: passeggiate, nuoto, bicicletta, pallavolo, calcetto, facciamo giochi all’aperto con gli amici, ascoltiamo musica, disegniamo, osserviamo il mondo della Natura, cerchiamo di stare in compagnia condividendo interessi e passioni con i coetanei, evitando giochi elettronici e uso esagerato di dispositivi tecnologici.
Curiamo la nostra alimentazione rispettando colazione, pranzo e cena, evitando spuntini a tutte le ore. Ricordiamoci che, con la stagione calda, si tende a sudare, a perdere acqua e sali minerali perciò mangiamo tanta frutta di stagione e verdura a volte cotta e a volte cruda, beviamo acqua naturale non troppo fredda, preferendola a bibite piene di bollicine e poco dissetanti. Se abbiamo incontrato delle difficoltà nello studio di qualche materia, ma anche se ce la siamo cavata, ritagliamoci del tempo per fare un buon ripasso. Impariamo bene le tabelline ed esercitiamoci con le quattro operazioni, le potenze e le frazioni, cimentiamoci nei giochi di logica, cruciverba e sudoku.
Dedichiamo qualche ora a una buona lettura. Apriamo i libri di testo e scegliamo degli esercizi a piacere di ogni argomento svolto nel corso dell’anno scolastico. Dedichiamo qualche ora della settimana al ripasso degli argomenti svolgendo i compiti consigliati dagli insegnanti. Facciamo delle attività che ci piacciono e che ci arricchiscono. A settembre sarà più facile ricominciare. Buone vacanze!
Se la vista non mi inganna, sul cartello della foto leggo “Divieto di divieto”. Mi è sembrato molto simpatico ed in giusta armonia con i saggi consigli di Magdalena per un’estate all’insegna di un “sano stile di vita”. Si, perché abbiamo bisogno di depurare non solo il nostro organismo, ma anche la nostra mente ed il nostro spirito dalle tante tossine accumulate. Le vacanze non dovrebbero mai aggiungere stress a stress, ma permetterci di riscoprire e fare ciò che più ci piace: hobby, passioni e quant’altro che, secondo un’utilitaristica concezione del tempo, consideriamo sovente solo come…tempo perso.
Ho un sogno, chissà magari un giorno si realizzerà:
una legge che preveda lo spegnimento dei ripetitori di tutti i collegamenti web del mondo in alcune fasce orarie.
In passato anche le targhe alterne della domenica, per quanto riguarda la diminuzione della circolazione delle macchine, sembravano una cosa impossibile, eppure in alcuni giorni dell’anno siamo obbligati a controllare se la targa della nostra macchina sia pari o dispari.
Tutto questo per dire che cosa esattamente?
Fin quando non ci renderemo conto che il web sta deteriorando la società (e i rapporti all’interno di questa) sarà sempre più impossibile fare quanto consiglia Magdalena “cerchiamo di stare in compagnia condividendo interessi e passioni con i coetanei, evitando giochi elettronici e uso esagerato di dispositivi tecnologici.”
I dispositivi tecnologici, a malincuore, sono il perno della società ed il perno delle relazioni. Proviamo ad osservare i bambini per strada: tra di loro non condividono “barzellette” o “storie” ma “giochi” e “video” su supporti multimediali.
Solo genitori “bacchettoni” che saranno attenti alle attenzioni dei figli (perdonate il gioco di parole) faranno la felicità di questi, andando, ad esempio, a fare una gita in campagna ma senza cellulari e macchinette fotografiche, perché il passaggio va immortalato in “un cuore caldo e non su uno schermo freddo”
Un nativo digitale
interessante scontro generazionale:
l’autrice propone un modello di vacanze nostalgico
il commentatore le fa garbatamente notare
che ciò che suggerisce è praticamente improponibile…
una mamma