il tempo che non scade di Marco Pomar
Ho letto tutti i libri di Marco Pomar da quando si è trasferito, dalle pagine virtuali dei social network dove postava e ancora posta seguitissimi divertissement, sul libro di carta, quello che si compra sempre meno ed ha più lettrici che lettori. Potrebbe essere questo il motivo del suo successo, le donne reagiscono positivamente ai tic che impietosamente affibbia alle protagoniste delle sue storielle, perché a specchiarsi nei vetri deformanti sono sempre le altre.
Lo dico per sorridere, ché questa è la costante delle reazioni alla lettura dell’ultimo uscito, questo “C’è tempo” che raccoglie “storie che non scadono” (Leima) puntigliosamente suddivise in tempi altri, dell’amore e degli eroi, di decidere ora o aspettarne di migliori, tempi nei quali incasella tipologie di personaggi buffi o stravaganti che conducono il lettore, anche quello più smaliziato, ad un finale a sorpresa che spesso allarga il sorriso in una sana risata liberatoria. Pomar, per questa sua scrittura vivace e propensa ai calembour è stato avvicinato ai mostri sacri dell’umorismo nazionale come Achille Campanile, o internazionali come Mark Twain, autori che come lui nell’ironia camuffano ragionamenti serissimi sui destini dell’universo mondo, se solo si volessero leggere in chiave planetaria gli accadimenti dei piccoli protagonisti che animano il microcosmo di dispetti, fraintendimenti, qui pro quo e funambolici fraseggi che le storie tratteggiano.
Dei libri che non sono romanzi fin qui licenziati da Marco Pomar, questo “C’è tempo” a me pare il più maturo e compiuto nella ricerca di un umorismo che non resta in superficie, ma affina situazioni e caratteri tra quelli che popolano certa “palermitudine” difficile da sradicare, sicché il sorriso che ti strappa la nonna del “Cappuccetto new style” – per fare un esempio – sa di incomunicabilità tra generazioni più di quanto ne tratti un seriosissimo trattato sociologico. Anche questo lo dico sorridendo, perché non vorrei mettervi fuori strada: la prosa di Pomar è maledettamente divertente intelligente sorridente spensierata amarognola disincantata avvolgente. Consigliata.
Marco Pomar
C’è tempo, storie che non scadono
Edizioni Leima, Palermo 2015 pagg 158, € 12,00