l’isola che c’è, Ustica che s’illumina di desideri

5 agosto 2015 di: Rosanna Pirajno

Tutto pronto per la terza edizione dello spettacolo, perché di questo si tratta, “Illumina un desiderio” che accenderà con un migliaio di candele le stradine del borgo di  origine settecentesca di Ustica, per l’occasione oscurato di illuminazione pubblica e rischiarato dalle iniziative che il primo venerdì di agosto, da tre anni, lo vedono ammiratissimo protagonista della scena urbana.  A organizzare la singolare promozione dell’isola è l’associazione turistica, e insieme un portale, <VisitUstica.it> formata da 42 operatori di varie attività commerciali, caratterizzati a loro volta dall’appartenenza all’ultima generazione di “addetti” coscienti di doversi dare da fare in prima persona, per superare le crisi economiche  e politiche che mordono in particolare il settore turistico.  Il dato positivo dell’operazione, almeno per me che credo di conoscere la realtà di quest’isola eletta a luogo dell’anima, sta nel fatto di vedere superata – pur con tutte le difficoltà e le diffidenze alimentate dagli “isolamenti” branditi una volta come arma e un’altra come scudo – ruggini e divisioni familiari o politiche che dilaniano le microsocietà insulari, facendo perdere di vista gli intenti comuni da perseguire e raggiungere, appunto, marciando uniti e compatti.

Questi giovani, tra cui molte donne e mi piace pensare che le Elisa Liliana Margerita e le altre abbiano giocato ruoli di persuasione femminile nel tenere insieme le differenze,  si sono guardati intorno, si sono contati e incontrati allo scopo, come mi dicono, di andare oltre il profitto individuale per promuovere il valore del “pacchetto isola” nel suo complesso.  Approfittano di corsi di formazione professionale – una volta tanto andati a buon fine –  imparano a fare i web maker e confidano nelle moderne modalità mediatiche di promozione di tutto ciò che l’isola offre, si autofinanziano e mettono in vetrina i prodotti diversificati e le specialità che ciascuno è  in grado di fornire, dall’alloggio in hotel B&B agriturismo camera con vista, all’immersione alla passeggiata naturalistica in groppa all’asinello alla ristorazione alle lenticchie al pane fresco al vino al giro in barca alla visita al villaggio preistorico al museo contadino al museo archeologico al centro studi e di vulcanologia al castello saraceno all’acquario appena riaprirà, alla granita di more e gelsi in piazza alla musica e al libro che non guasta.

E si inventano questa straordinaria manifestazione di mille lucine per le strade acciottolate del borgo recuperato con grazia, dove si sistemano artigiani e artisti che fabbricano ceste cuciono oggetti battono il ferro friggono frittelle al miele rigirano granite scodellano zuppe di lenticchie e calici di vino, e musicisti in costume che su antichi strumenti suonano cantano declamano cunti e canti della tradizione siciliana.  Una meraviglia da non perdere.

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