il temporale di Pascoli
Quando abbiamo aperto questo sito, speravamo di essere lette non soltanto dalle donne della nostra città ma di catturare anche l’attenzione delle altre parti di Italia. Non speravamo tanto. Il numero delle nostre lettrici si infoltisce non solo in Italia ma anche all’estero. La migliore sorpresa è stata quella che aumenta anche il numero di chi, da Ginevra a Padova, da Caltanissetta a Roma, scrive per noi. Ognuno racconta di sé, della sua città e delle ispirazioni che ne riceve. Ecco che i temporali romani, che hanno rinfrescato l’aria della capitale, hanno sollecitato Silvia Romanese, che varie volte ha scritto per noi, a inviarci questa poesia di Pascoli. La pubblichiamo volentieri, anche a noi è piaciuta tanto. Annuncia l’autunno.
“Temporale”
Rosseggia l’orizzonte,
come affocato, a mare:
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:
un’ala di gabbiano.
(Giovanni Pascoli)
Silvia Romanese
Autunno
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest’autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
Vincenzo Cardarelli