La Buona Scuola di Renzi dimentica i bimbi oncologici del Pausilipon di Napoli da “Il Fatto Quotidiano” del 22.10.15
Tutti gli ordini di scuola, ahimè, sono rappresentati in quanto le malattie che vengono curate compaiono a ogni età. Non credo sia necessario sottolineare quanto per un bambino ospedalizzato possa essere utilissimo trovare spazi e tempi di normalità e di impegno come quello di poter disporre di un insegnante. Non credo nemmeno dover ribadire che la scuola per tutti i bambini, anche quelli sottoposti ad un trapianto o a terapie chemioterapiche, debba essere considerata una priorità assoluta, in un paese normale. Di questo sono convinti tutti, dal personale medico a quello amministrativo dell’ospedale Pausilipon che per questo mi segnalano quanto segue:
- carenza di insegnanti della scuola primaria (al momento ne risulterebbe solo uno!) e più in generale nella scuola dell’infanzia e media;
– continuo turnover dei docenti incaricati (con evidenti ripercussioni psicologiche per i bambini ricoverati costretti a perdere ogni anni i loro riferimenti affettivi);
– ritardi nelle nomine dei docenti rispetto all’inizio dell’anno scolastico;
– necessità di modifiche degli orari di servizio degli insegnanti spesso incompatibili con le attività sanitarie dei bambini.
Come sempre quando parliamo e scriviamo dei nostri figli più fragili, la rabbia e l’indignazione possono giocare brutti scherzi.
Mi sforzerò allora di essere pacato ma chiaro. Da oggi numero adeguato di insegnanti , continuità didattica, tempismo nelle nomine e flessibilità degli orari dovranno essere rispettati per i bambini oncologici del ospedale Pausilipon. Da questo blog e con tutte le energie di cui dispongo, non smetterò mai di ricordarlo alla direttrice dell’ufficio scolastico regionale della Campania e al ministro Stefania Giannini.