una donna come le altre, chiamata Ang(h)ela
Recentemente, sono andata a trovare mio figlio a Berlino, dove vive da qualche mese. Conoscendo bene la città, piuttosto che fare la turista, ho preferito condividere la sua quotidianità. L’ho dunque accompagnato, maternamente, al supermercato abituale, con lo scopo nascosto di controllare cosa mangia e quanto spende. E lì, mi sono trovata davanti alla cancelliera tedesca, Angela Merkel, che, protetta da tre guardie del corpo, si accingeva a prendere il carrello e fare la spesa come qualunque anonima casalinga.
Mio figlio, giovane moderno, senza perdere tempo a riflettere sulla situazione, le ha chiesto se poteva fotografarla con il suo smartphone. Permesso accordato dalla gran dama senza grande entusiasmo, come testimonia la foto. Io, invece, benché non ne condivida in alcun modo le opinioni, sono rimasta favorevolmente impressionata dalla signora Merkel, sorpresa in un attimo della vita “normale” di ogni donna, ossia le incombenze domestiche, malgrado la riuscita, per così dire, professionale.
Ho apprezzato la sua semplicità, in contrapposizione ai «fasti nefasti» di certa nostra classe politica e curiale. Mi sono anche chiesta se vedremo mai un uomo primo ministro fare la spesa al supermercato, veramente, e non per provare davanti ad un codazzo di fotografi la sua vicinanza ai problemi dei cittadini riguardo al loro potere d’acquisto. Del resto, sanno i nostri uomini politici quanto costa un litro di latte o un filone di pane? Proviamo a domandarglielo.
perché dovrebbe essere una donna diversa dalle altre?
per certi versi non passa inosservata
per molte ragioni è contestata
per altre apprezzata
se ne parla perché è, comunque, ci piaccia o no, un “pesante” personaggio pubblico….