la Cina è vicina ad Adria ed Este
E’ proprio vero che nella botte piccola sta il buon vino, e le due piccole mostre allestite nel Museo Archeologico Nazionale di Adria e nel Museo Nazionale Atestino di Este, lo testimoniano. Dal 13 marzo al 25 settembre infatti lì si potranno ammirare le Meraviglie dello Stato di CHU, un regno che ebbe un ruolo fondamentale nella civiltà cinese tra l’VIII e il III sec. a.C. , quando fu poi distrutto dal potente Stato di Qin. Esso copriva un vasto territorio della Cina centro-meridionale, attraversato in parte dallo Yangzi, conosciuto in Occidente come Fiume Azzurro.
I reperti, rinvenuti solo una trentina di anni fa, mostrano una quotidianità vicina alla cultura delle nostre popolazioni, con bellissimi vasi sacrificali accanto ad eleganti contenitori per vivande laccati e bronzei recipienti per il vino o altre vivande, e creano un ponte interculturale nel passato che può avvicinare popolazioni geograficamente così lontane.
L’evento è stato possibile grazie alla collaborazione tra enti pubblici del Veneto e della regione Hubei, in Cina, che ospiterà altrettanti reperti custoditi nei nostri musei, grazie all’intervento di studiosi come il prof. Adriano Madaro, curatore del catalogo e di illuminati imprenditori locali (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), che auspicano una ricaduta economica significativa anche in termini di afflusso turistico e iniziative di scambio in entrambe le direzioni.
Notevole anche l’appeal tecnologico offerto dall’allestimento, curato dal Cultour Active di Treviso, e dal corredo di iniziative culturali rivolto agli studenti e non solo, che prevedono incontri e conversazioni con scrittori, archeologi, storici e musicisti sul tema ”Cina-Italia, così lontane, mai così vicine”, come testimoniano le comunità cinesi sempre più presenti nel tessuto sociale italiano.
Chissà che questa iniziativa faccia da apripista per un nuovo modo di concepire la globalizzazione. Intanto, per chi vuol saperne di più, cfr. www.mostrachu.it