Piccole storie, grandi donne. Maro Makashvili: la prima eroina nazionale della Georgia
Il mio nome è Salome Shikhashvili, e vengo dalla Georgia, nelle regioni caucasiche. Ho 26 anni, sono una giornalista freelance; mi occupo di articoli di società e questioni sanitarie. Se ne avessi la possibilità, viaggerei per l’intero mondo. La prima e l’ultima destinazione sarebbe l’Italia, la terra dei miei sogni.
La storia che ho scelto di raccontare parla di una giovane donna georgiana, Maro Makashvili, che divenne un’infermiera militare, e morì quando le truppe d’occupazione russe invasero la Georgia nel 1921.
Nel febbraio del 1921, l’undicesima Armata Rossa sovietica avanzò verso Tbilisi. I giovani georgiani dissero addio alle loro famiglie e partirono per Kojori e Tabakhmela, per combattere l’Armata Sovietica. Makashvili, diciannovenne, si unì alla Croce Rossa come infermiera e partì con il reggimento georgiano diretto a Kojori. Dopo due giorni, Maro venne mortalmente ferita dall’esplosione di una bomba.
Makashvili fu sepolta insieme ai giovani caduti della scuola militare, nel cortile di un’ex cattedrale dove ora si trova il Parlamento georgiano, situato in viale Rustaveli, nel centro della capitale, Tbilisi.
Dopo aver appreso della tragica morte di Makashvili, il poeta georgiano Titsian Tabidze pubblicò un articolo per il giornale “Sakartvelo”, nel 1921. In quell’occasione, si espresse così: «Questa guerra ha ucciso molti combattenti, e continuerà a ucciderne, in futuro. Ma una morte così improvvisa è persino più dolorosa – perché il fronte georgiano è stato santificato con il primo sangue innocente, quello di Maro Makashvili. Il suo amore per la patria ispirerà molte donne, novelle Giovanne d’Arco, al compimento di atti patriottici sempre più coraggiosi».
Il presidente della Georgia, Giorgi Margvelashvili, ha stabilito che il 2015 sarebbe stato l’Anno delle Donne, assegnando a Maro Maqashvili, in quella occasione, il primo titolo di Eroina Nazionale della Georgia. La cerimonia di premiazione si è svolta a Kojori, in occasione del memoriale per i cadetti e il più alto riconoscimento è stato dato ai parenti di Maro Makashvili.