cittadinanza onoraria a Moni Ovada, ora pure paleimmitanu
«Ricevo uno dei più grandi onori che possa toccare a un essere umano. Se nasci in una città sei cittadino gratis, ma se ti fanno cittadino significa che gradiscono la tua presenza». Moni Ovadia ha commentato così la cittadinanza onoraria di Palermo che gli è stata conferita dal sindaco e presidente Anci Sicilia Leoluca Orlando, nella Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile.
Una cerimonia che si è svolta nell’ambito dell’incontro dell’Anci Sicilia con l’Associazione dei Comuni Bulgari Danubiani, organizzato anche per offrire opportunità commerciali alle imprese siciliane nel Paese situato nella metà orientale della penisola balcanica. I lavori si sono infatti svolti in presenza dell’ambasciatore della Repubblica di Bulgaria, Marin Raykov.
La Bulgaria non è comunque terra estranea a Moni Ovadia, attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante, intellettuale di origine ebraica. Ovadia è infatti nato a Plovdiv, capitale storica della Tracia, seconda città dopo Sofia e designata capitale europea della cultura 2019 per la Bulgaria. «Ho potuto nascere a Plovdiv perché il popolo bulgaro ha permesso che vi nascessi, salvando i suoi ebrei dallo sterminio» ha aggiunto Ovadia, a proposito della città storicamente nota per la sua mescolanza di popoli. Un ritratto della Bulgaria che stride con lo spettacolo offerto oggi dal Paese, noto per l’eccellenza del suo artigianato e per la ricchezza della sua storia ma anche per le recenti cronache legate ai profughi siriani.
«Sugnu cittadino di Palemmo» ha concluso scherzosamente Ovadia al termine di una cerimonia non scevra da polemiche. Fra il pubblico, un uomo gli ha infatti chiesto se fosse israeliano o palestinese, continuando il suo discorso in arabo prima di essere invitato ad allontanarsi dalla sala perché i lavori non prevedevano altri interventi oltre quelli programmati. Un livello “internazionale” e culturalmente alto della polemica, ben lontano da quella che ha investito Moni Ovadia a Caltanissetta, dove è direttore artistico del Teatro Margherita e reduce dal grande successo delle “Supplici”, la tragedia di Eschilo di cui è regista insieme a Mario Incudine che ha riscosso anche il plauso del pubblico nisseno. Alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ha preso parte, fra gli altri, il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo che ha voluto ribadire, con la sua presenza, la scelta di un maestro del calibro di Ovadia per il Margherita, nonostante gli attacchi strumentali di questi mesi.
Marcella Geraci