la bella estate in versi, tre …

14 agosto 2016 di: Erri De Luca

Chi ha steso braccia al largo

battendo le pinne dei piedi

gli occhi assorti nel buio del respiro,

chi si è immerso nel fondo di pupilla

di una cernia intanata

dimenticando l’aria, chi ha legato

all’albero una tela e ha combinato

la rotta e la deriva, chi ha remato

in piedi a legni lunghi: questi sanno

che le acque hanno volti.

E sopra i volti affiorano

burrasche, bonacce, correnti

e il salto dei pesci che sognano il volo.

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