talibani di casa nostra
Che pena quelle ragazze messe alla gogna sul web dai nostri viziosi talebani, violenti quanto i loro omologhi musulmani che lapidano le peccatrici. Che differenza c’è infatti nell’uccidere una donna che ha commesso adulterio o renderle la vita impossibile fino a spingerla al suicidio? Molto più elegante la versione occidentale, sicuramente lascia le mani pulite, e le coscienze anche.
Perché, in ogni caso quella bambina/ragazza/donna se l’è cercata, ha volutamente o no sfidato la morale corrente, secondo la quale una donna per bene fa sesso per compiacere il partner, al fine di procreare, quando lui lo desideri. Altro che “io sono mia”, slogan che aveva contraddistinto la campagna per la legalizzazione dell’aborto e il bestseller Paura di volare dell’americana Erica Jong, che narrava una storia di liberazione sessuale. Il sesso deve essere una cosa tutt’altro che gioiosa per le donne, com’è sempre stato, da che mondo è mondo, come quasi tutte le religioni comandano.
A meno che non si goda di una posizione economico-sociale così eminente da chiudere tutte le bocche, dai tempi di Caterina la Grande a Peggy Guggenheim, o Marta Marzotto o le tante cougar, imprenditrici e no, che vanno a caccia di toy boys compiacenti, magari nei Mari del Sud.
Ed eccoci alla vecchia storia del successo, chiave di tutte le porte nel mondo occidentale, e non solo, e di come arrivarci, magari attraverso una scorciatoia, un video hard che lasci tutti a bocca aperta, che faccia vedere quanto siamo belle, amabili, irresistibili.
Magari in giro qualcuno ci spinge a mostrare il nostro valore di femmine in un modo o nell’altro e c’è chi ci casca, per ingenuità o disperazione. Chissà che prima o poi non rimonti un’ondata di indignazione civile nei confronti dei maschi prevaricatori, che si fingono amici solo per meglio affermare il loro potere, sulla nostra pelle.
Brava Rita un articolo compatto e composto ma che dice tutto, a se trovassimo di nuovo la forza di indignarci? Gente l’indignazione è un movimento utile e forte