Esiste il “delitto di solidarietà”?
In Francia sembra proprio di sì!
Un professore universitario di 45 anni, Pierre Alain Mannoni, è stato processato al Tribunale di Nizza il 23 novembre scorso, per aver fatto salire nella sua macchina tre donne profughe (di origine eritrea), raccolte su una strada alle spalle di Ventimiglia. mentre cercavano di raggiungere a piedi la Francia. Fermati tutti ad un casello autostradale, le donne sono state affidate alla polizia (italiana), ed il professore portato al commissariato, dove è stato trattenuto per un giorno e mezzo, e quindi rinviato a processo, con l’accusa di “avere facilitato o tentato di facilitare l’ingresso, la circolazione o il soggiorno irregolare di stranieri in Francia”. Per questo “reato” la legislazione francese prevede il carcere (fino a 5 anni) e altissime multe. Una lettera firmata da centinaia di insegnanti è stata inviata al Presidente Hollande. Queste azioni giudiziarie e poliziesche, è detto nella lettera, “contrastano violentemente con i valori fondamentali della Repubblica francese”. Né in Francia, né altrove, può esistere il “delitto di solidarietà”!