ricorda qualcosa, Io, Daniel Blake?

7 novembre 2016 di: Daria D’Angelo

L’Italia non è soltanto “una Repubblica fondata su cemento e corruzione” come sostiene giustamente Roberto Saviano, riferendosi alla tragedia del ponte crollato fra Lecco e Milano. L’Italia è anche, come altre nazioni europee, un paese che non funziona, in cui la semplificazione della macchina amministrativa rimane solo uno slogan con cui riempirsi la bocca. Un paese in cui un uomo non ancora troppo vecchio che non usa i computer non vuole adeguarsi a un mondo che, problemi tecnologici a parte, sta trasformando i suoi cittadini in utenti e consumatori. Una macchina burocratica capace di uccidere, un cancro che nasce dal malcostume e dalla proliferazione di uffici pieni di gente addestrata in cui il senso del dovere viene trasformato in un ottuso palleggiamento di moduli da compilare, esami e valutazioni fatti da gente non qualificata e incompetente, capace di rovinare vite umane.

Una burocrazia killer che ogni giorno rischia di uccidere i suoi onesti cittadini colpevoli solo di non far parte del mondo delle “conoscenze” e delle mazzette. Viviamo in un paese ingessato in cui tutto dipende da un pezzo di carta, in cui la burocrazia viene prima delle azioni e nessuno vuole assumersi le sue responsabilità. Farcela, oltre la corruzione, è un percorso ormai impervio, la semplificazione è un mito, la giustizia, quando ci riesce, rischia di arrivare troppo tardi. In un contesto tanto complesso delegare l’organizzazione a un sistema di regole non produce risultati reali.

Questi i contenuti che emergono dal film di Ken Loach “Io, Daniel Blake”. Una storia di sofferenza proletaria, e di lotta per ottenere il rispetto e i diritti che sarebbero dovuti a ogni cittadino in qualunque democrazia degna di questo nome.

Il ritratto di un sistema statale sempre più burocratizzato, spersonalizzato e aziendalizzato, dalle cui macerie emerge, in maniera commovente, l’immagine di un uomo che lotta per difendere ideali di solidarietà e umanità ormai in via di estinzione.

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