Voto e responsabilità: siamo chi eleggiamo (inclusi Trump e Berlusconi) da “Il Fatto Quotidiano” del 17.11.16
…Ecco, è in questo clima, quello della “nomina”, che si sono consumati i recenti attacchi alle garanzie del lavoro o alla centralità del Parlamento. Non si tratta di riabilitare Berlusconi, che è stato un pessimo politico e ha prodotto danni notevoli, e se ha nuociuto meno di quanto forse avrebbe voluto non è per sua virtù. Si tratta di discutere il modello di democrazia che abbiamo di fronte, e la rottura di quel circolo democratico che vive della scelta dei cittadini perché ciò li rende coautori (e corresponsabili) delle scelte politiche: chi ha votato Berlusconi è responsabile.
Le elezioni non sono certo il momento in cui si consuma tutta la democrazia, ma esse sono un modo per indicare qualcuno a cui tenere poi gli occhi addosso. Perché in fondo, se si eleggono dei rappresentanti che fanno sfracelli, la responsabilità è di questi ma anche di chi li ha votati, e occorre che entrambi se la assumano. Si chiama accountability, sostanzia il rapporto tra governanti e governati, e deve contemperare le esigenze di efficienza del governo con quelle di rappresentanza e partecipazione dei cittadini.