al Maxxi l’antologica di Letizia Battaglia, con passione
Ho spulciato una valanga di titoli di stampa, tra giornali cartacei e online, per informarmi sulla reazione di critica e pubblico all’apertura della antologica di Letizia Battaglia al Maxxi di Roma, il 24 novembre u.s. E la valanga di giudizi entusiastici e di personalità presenti alla inaugurazione, confermano l’alta considerazione in cui è tenuta questa Signora della Fotografia che ha rappresentato a tinte forti la società siculo-palermitana, un poco per dovere professionale essendo reporter del giornale L’Ora che la spediva sul posto delle “ammazzatine” e un poco per passione e curiosità del mondo, dandocene uno spaccato divenuto nel tempo testimonianza delle molte sfaccettature di una città in cui molti vizi e poche virtù in un rigoroso b.n. si rispecchiano.
Si intitola difatti Per pura passione, la mostra antologica di foto di grande formato nell’allestimento di Paolo Falcone, Margherita Guccione e Bartolomeo Pietromarchi al Maxxi, certo per sottolineare la cifra esistenziale cha ha connotato ogni attività, ogni trovata, ogni creazione in cui Letizia si sia lanciata da quando ha aperto gli occhi alla vita. La sua biografia è oramai nota a tutti, la conoscono in tutta Italia e in Europa, a Parigi dove ha vissuto qualche anno, in America dove le hanno assegnato nel 1985 il prestigioso Eugene Smith Award, prima donna fotografa europea a riceverlo, la conoscono ovunque come fotografa “di guerra” quando riprende le brutali azioni di mafia che insanguinano la nostra storia, o ritrattista civile quando immortala le micro comunità dei vicoli, degli ospedali psichiatrici, dell’eroismo istituzionale e perfino della sfarzosa decadenza di una nobiltà al tramonto.
La grande fotografa ha adesso un vasto pubblico di estimatori, ma per noi c’è dell’altro, c’è la passione per la carta stampata che la porta a creare case editrici come La luna e Le edizioni della Battaglia, giornali come Grandevù e Mezzocielo alla cui fondazione e quindi gestione trascina i e le compagne in cui crede, comprese Simona Mafai ed io che ne scrivo, c’è la passione per la politica che la spinge a creare a Palermo il movimento dei Verdi e poi a candidarsi e a vincere elezioni comunali e regionali, diventando assessora al verde e consigliera regionale, attivissima nel primo ruolo e assai sconfortata nel secondo, c’è la passione per i derelitti e le cause impossibili che la portano a posizioni assertive che non lasciano spazio a dubbi, c’è insomma la Letizia pasionaria con cui condividiamo la fattura di Mezzocielo cartaceo, lo “spazio di libertà” che ha aggregato nella conduzione le molte altre donne e amiche che lo tengono in vita con la contagiosa passione di Letizia.
Possibile che finalmente, in virtù della mostra in cui compare, la più longeva creatura di Letizia Battaglia fotografa ed editrice che si richiama all’altra metà del cielo, risvegli la curiosità di quegli organi di informazione che mai hanno pensato di indagare il piccolissimo universo di donne, sfociato pure in mezzocielo.it, che da venticinque anni si autofinanzia per esprimere con libertà le proprie idee e posizioni in merito a politica, cultura e ambiente, e perfino scienze e varia umanità.
(foto in b.n. di Letizia Battaglia e di Shoba)
Le parole di Rosanna racchiudono tante cose, da 26 anni insieme noi tutte lavoriamo con te, insieme a te a volte contro di te per cambiare qualche tua idea con le nostre, la vittoria e sempre tua, l’unica cosa che so dirti, cara compagna di un viaggio che dura da più di venti anni, è soltanto”ti voglio bene”
La stima e il grande apprezzamento con cui le opere di Letizia Battaglia sono accolte in Italia e all’estero illustrano la sua città e la sua Sicilia, e fanno sentire grate e orgogliose anche noi che, collaborando a Mezzocielo, condividiamo una delle sue passioni.
Sro leggendo con emozione sia il lunghissimo articolo di Rosanna che le parole di Silvana e di Rossella.
E poiché ho sempre più bisogno di riportare le cose sul personale, sul privato, devo dirvi che le parole delle donne con cui lPvoro da anni al prezioso Mezzocielo, sono per me più importanti di tutto il resto che sta avvenendo intorno al mio lavoro.
Prezioso Mezzocielo che continua nonostante la mancanza di sostegno finanziario, nonostante l’assenza di pubblicità nonostante il silenzio ed il disinteresse delle testatine locali e nazionali ad essere pubblicato.
Avevo sempre apprezzato le foto e la storia di Letizia Battaglia, dopo aver visto ieri la mostra al Maxxi mi sono entrate definitivamente nel cuore. Grazie.
Pur vivendo a Roma da più di 40 anni non ero mai stata al MAXXI (Museo Nazionale delle arti del XXI secolo). Ci sono stata con due care amiche per vedere la mostra degli scatti di Letizia Battaglia, un percorso di 120 fotografie ritratti con maestria e sapienza. Ho seguito con interesse le immagini filmate delle teche RAI e i documentari sulla sua intensa vita. Un pomeriggio indimenticabile sul finire dell’anno 2016 e un invito a tutti i lettori di mezzocielo a non lasciarsi sfuggire questa bella opportunità entro il 17 aprile 2017