il giornale dell’anarchia siciliana fa quaranta

12 febbraio 2017 di: Marcella Geraci

Si chiama Sicilia Libertaria il mensile anarchico siciliano che quest’anno ha spento quaranta candeline. Fondato a Torino nel 1977 da Pippo Gurrieri, oggi il giornale ha la redazione sparsa in diverse città dell’isola ma anche in Venezuela e in Germania. Le novità rispetto all’anno di nascita sono un sito internet, una pagina Facebook e uno scenario politico profondamente mutato da allora.

«Nel 1977 fondammo il giornale per sviluppare una riflessione diversa sull’autonomia siciliana» ha esordito Gurrieri, a Caltanissetta per celebrare il quarantesimo del mensile. Oggi “Sicilia Libertaria” abbraccia molti più argomenti dell’agenda setting isolana, come la complessa questione delle migrazioni e la battaglia contro il Muos di Niscemi.

Il quarantesimo del giornale è stata anche l’occasione per affrontare il tema del contributo, spesso misconosciuto o sottovalutato, degli anarchici alle lotte per la conquista dei diritti sociali. Nell’ambito dell’anniversario, a Caltanissetta è stata infatti allestita una mostra sui giornali anarchici siciliani, dalle origini ai giorni nostri. Obiettivo, ripercorrere le tappe del pensiero libertario e il suo contributo ad episodi fondamentali della storia come i Fasci siciliani dei lavoratori, che si svolsero fra il 1891 e il 1894. Proprio ai Fasci è stata dedicata una giornata di studi, con gli interventi di Natale Musarra (curatore dell’Archivio Storico degli Anarchici Siciliani), Antonio Vitellaro (presidente della Società Nissena di Storia Patria) e Nella Condorelli (autrice del documentario “1893. L’inchiesta”). Dall’evento nessuna parola definitiva ma una sola certezza: la storia sociale della Sicilia è ancora da scrivere!

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