vaccinazioni
Senza entrare nella polemica sulla validità o pericolosità dei vaccini, mi sono già attivata nel 2013, presentando un emendamento al regolamento sugli asili nido di Palermo, che eliminava proprio l’obbligo della presentazione del certificato dell’avvenuta vaccinazione, per rispettare il principio della libera scelta dei genitori nel campo della salute e per tutelare il diritto all’accesso all’istruzione scolastica a tutti, così come sancito dalla nostra costituzione.
In qualità di consigliera comunale, nei giorni scorsi ho preso parte ad una riunione che ha dato vita al Movimento per la libera scelta vaccinale in Sicilia. All’incontro erano presenti genitori, semplici cittadini, operatori sanitari, educatori, dirigenti scolastici, organizzazioni come il ComilvaSicilia (Coordinamento del movimento nazionale per la libertà delle vaccinazioni), il GrIS Sicilia (Gruppo regionale Immigrazione e Salute), gruppo regionale della società italiana della medicina delle migrazioni, Sima (Societá italiana di medicina antroposofica) e il docente Fulvio Vassallo Paleologo, giurista, esperto in diritto internazionale.
Il Movimento per la libera scelta vaccinale in Sicilia nasce dalla consapevolezza che il diritto legale di esercitare la libertà di coscienza nella scelta delle terapie mediche sia insito nella tutela dei diritti umani fondamentali, che appartengono a tutte le persone in ogni nazione civile. Al contrario, sta per essere valutata in aula all’Assemblea regionale siciliana una legge voluta a livello nazionale ma che desta seri dubbi a livello locale. Si tratta del DDL regionale a firma Gucciardi del 15 dic. 2016, che rende obbligatoria la vaccinazione dei bambini prima del loro inserimento in comunità quali asili nido, scuola di infanzia, servizi ricreativi, ecc.. Inoltre l’introduzione della vaccinazione coatta per legge nel nostro ordinamento sarebbe preclusa dalla Convenzione di Oviedo, recepita in Italia con legge n.145/2001, che, com’è noto, ha stabilito il fondamentale principio dell’autodeterminazione in materia di salute.
Le vaccinazioni obbligatorie sono soltanto quattro: Polio, Difterite, Tetano ed Epatite tipo B e in Italia non esistono epidemie per queste malattie, mentre esistono due leggi sui danni da vaccinazione: la L.210/1992 e la L.229/2005.
I promotori del Movimento, nel corso della riunione hanno sottolineato come i bambini (tutti) abbiano il diritto inalienabile a una vita sociale e a ricevere una formazione scolastica (convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, crc) senza alcuna discriminazione. Ogni violazione in tal senso rappresenta un atto di barbarie, una violazione dei diritti umani, costituzionali e di leggi dello Stato. Sino ad ora del resto il D.P.R. 26 gennaio 1999, n. 355, ha tutelato il diritto di frequentare la scuola anche ai non vaccinati.
I genitori hanno non solo il dovere di agire in modo consapevole, ma anche il diritto di ricevere tutte quelle informazioni, in modo obiettivo e trasparente sugli effetti collaterali che i vaccini possono provocare. I vaccini sono classificati a livello giuridico e sanitario come Farmaci, e sono farmaci molto potenti, che richiedono un importante impegno immunitario, soprattutto per un organismo che si è appena affacciato alla vita. Comportano inoltre rischi per reazioni avverse con esiti di vario genere, fino alla morte. Ci sono fattori di rischio di tipo genetico, biologico ed ambientale elevati, rischi che rendono alcune persone più suscettibili di altre, in particolare bambini e neonati. Quindi questo movimento chiede che sia rispettata la Vaccino-vigilanza, che impone cautele e obblighi segnalativi prima e dopo la vaccinazione (DM 12.12.2003), con un’apposita modulistica e fase informativa.
Mi auguro quindi che ci sia un’approfondita riflessione su questo DDL prima che arrivi in aula all’ARS, in modo da garantire ai genitori il diritto della libera scelta in materia di salute e a tutti i bambini l’accesso all’istruzione.