dieci righe estate, to be continued …
Ed ecco, per continuare a parlare d’estate, altre righe che ci manda Francesca Traìna
da “Gli Anni” di Annie Ernaux
Sulla musichetta del Ponte sul fiume Kwai sentivamo che stava per iniziare la più bella estate della nostra vita. Aver passato la maturità ci conferiva d’un tratto una dignità sociale, come se non avessimo tradito la fiducia che la comunità degli adulti aveva riposto in noi. I genitori si dividevano le persone da avvisare per far sì che nessuno tra parenti e amici restasse all’oscuro della grandiosa notizia. […] luglio proseguiva simile ai precedenti con le sue giornate trascorse a leggere, ascoltare dischi, iniziare delle poesie. L’euforia si spegneva. […] …
Il vero premio per la maturità sarebbe stato vivere una storia d’amore simile a quella di Marianne de ma jeunesse. Nell’attesa ci accontentavamo di flirtare, ritrovandoci con un lui che ad ogni appuntamento scendeva un po’ più in basso e che avremmo presto dovuto lasciare […]
Finalmente lo spazio si allargava in quella o un’altra estate. […]
A conti fatti, erano delle vacanze estenuanti e gloriose. Eravamo sicuri che non le avremmo mai dimenticate quando, nell’ebbrezza di una inedita promiscuità, finalmente lontani dallo sguardo dei genitori, in blue-ieans e con una Gauloise in mano, saltavamo i gradini a due a due verso lo scantinato da cui proveniva la musica di un party, immersi in una sensazione di giovinezza assoluta e precaria, quasi fossimo tutti dovuti morire alla fine delle vacanze come nel film Ho ballato una sola estate…[…]
L’atmosfera è proprio la stessa che vivevamo noi, oggi ultrasessantenni, nelle nostre incantevoli estati cercando sempre di sfuggire al controllo genitoriale.
affascinanti righe, piene di una piacevole ebbrezza d’estate.
pippo