Grazie Vasco, la tua storia è quella di tutti noi da “Il Fatto quotidiano” del 02.07.17 di Viviana Correddu
…Forse il cerchio si è chiuso. E qui arriviamo al punto. Alla riflessione… per te. Con il tempo, ci si evolve se si sa riconoscere la vita nei suoi percorsi. Si cambia, ma non ci si trasforma in qualcun altro. Si apprezzano cose differenti, alcuni bisogni si modificano e in fondo ogni passaggio della vita è una scoperta continua di nuove emozioni, commozioni che arrivano inaspettate e per poco, sensazioni da esplorare e vivere. Io dico che forse non eri preparato a tutto questo. Nemmeno io. Si cresce. Io non sono più la tredicenne ammessa “al club”, e tu non sei più capellone. Il fiato è più corto. “Vasco, La Rock Star”. Non ti vedo più così da molto tempo. Ti vedo oggi semplicemente come un uomo. Un uomo che ha avuto una vita straordinaria, e che continua a trasmettere emozioni alle persone attraverso le sue canzoni. Che ha una necessità e un’urgenza di comunicare che anch’io sento. Un uomo determinato che non sapeva di esserlo, caparbio, ostinato e sfacciato, dopo essere stato forse anche introverso e insicuro. Un uomo, con le sue fragilità e le sue paure.
L’anno scorso, a Torino, il concerto più bello della mia vita, sotto palco. Hai voluto conoscermi tu, perché io non avevo mai osato chiederlo. Ti ho avuto davanti e ho saputo solo dire: “Cazzo”. Tu hai tolto gli occhiali da sole, e ho incrociato quegli occhi chiari che sembravano velati quasi di imbarazzo. Timido. Ho provato una profonda tenerezza. Ti ho dato la mano, per presentarmi. Forse non te lo aspettavi. Hai aperto le braccia, ci siamo stretti. Non ho foto di quel momento. Niente autografo. Fu una scelta premeditata.
Viviamo di apparenza, e tu non saresti stato il mio trofeo da mostrare agli altri. Ho pensato non te lo meritassi. Per me eri e sei una persona. Tutto qui. Volevo lo scambio, dopo che avevi saputo regalarmi tanto. Quella prefazione e il nostro incontro, rimarrà nei secoli dei secoli ai posteri come dimostrazione del fatto che con la caparbietà e l’impegno, i sogni si possono realizzare. E che “Tutto è possibile, perfino credere, che possa esistere… un mondo migliore”. È stato molto, …“è stato splendido”.
Grazie, da parte di centinaia di migliaia di persone.