buon ferragosto
Per augurare un sereno, disteso e distensivo Feriae Augusti, a tutte le nostre lettrici e lettori, a chi collabora e a chi critica, alle amiche e agli amici che ci seguono e ci incoraggiano, a chi ci aiuta a tenere aperta questa finestrella di idee pensieri riflessioni e, perché no, anche cazzeggio, abbiamo scelto due poesie e due immagini a rappresentare i nostri sentimenti.
Il pianoforte a mollo è la cura dello spirito, del bello buono giusto pulito onesto dilettevole …, che mai, neppure in vacanza, verrà meno; un tramonto sull’isola di Ustica, con il mare un poco mosso dal maestrale dopo lo scirocco, allude alla sempre accesa speranza di cambiamento in meglio che insieme coltiviamo; la ratatouille cotta nel wok simboleggia la diversità, la mescolanza, l’accoglienza, la naturalezza, la vacanza, la festa e la gioia degli affetti che in questi giorni, per contratto con le convenzioni sociali, ci attoccano!
Le poesie toccano altri tasti, anche dolorosi, che ci stanno pure.
Di Leonardo Sciascia insospettato poeta, in La Sicilia, il suo cuore (Adelphi):
UN VELO D’ACQUE
Un velo d’acque trepido di sbocci
smemora ora la terra. Il lungo inverno
ha lasciato vigile l’ulivo, aspro il roveto,
e il mandorlo esile
tracciato contro il cielo luminoso.
E la linfa cerca il secco rancore,
scioglie i nodi del gelido cruccio.
Musicalmente una pietà remota
accende sua figura: come una luce
di verde e argento
che mi chiude nel cuore di uno specchio.
Di Franco Arminio, paesologo di squisita purezza, in Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere):
Non solo dobbiamo morire,
ma prima di noi
assistiamo alla morte degli altri,
lenta o improvvisa, sempre ingiusta,
infame, orrenda.
Chiarito che contro la morte
nulla possiamo,
non abbiamo altro da fare
che stare attenti
e donarci
un attimo di bene, uno alla volta,
uno per noi e uno per gli altri.
Possono essere persone care
o persone sconosciute, poco importa,
quello che conta è rubare il seme del bene
e piantarlo sulle facce della gente.
Complimenti per questo articolo delizioso, raffinato, poetico che ci induce a riflessioni profonde al di là degli aspetti “vacanzieri” e “convenzionali”.