al voto, al voto … perché scappi?
Questo non è un bilancio dell’estate che sta per concludersi, fa troppa pena contare i morti e feriti per uragani e disastri ambientali, le violenze e gli stupri e i troppi femminicidi, vorrei ricordare la vita che si riprende sempre le sue rivincite. È tornato il caldo e il bel clima siciliano ti fa capire che la partita non è ancora chiusa.
Eppure bisogna riprendere le solite attività cittadine, le consuetudini, i contatti, gli appuntamenti … In Sicilia ne abbiamo uno di un certo peso il 5 novembre, quando si dovrà votare per eleggere il nuovo Presidente della Regione e i componenti del Parlamento, ma mai come in questa sessione la confusione, lo stordimento, l’indecisione hanno segnato più profondamente i poveri frastornati elettori del centrosinistra senza trattino.
Il Pd, senza idee senza programmi senza candidati di rilievo, dopo aver blandito invano uno “spaventato all’idea” presidente del senato Pietro Grasso, si è accodato alla proposta dell’intramontabile sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha tirato fuori dalla manica lo sconosciuto neo Rettore dell’Università Fabrizio Micari imponendolo agli alleati. Fra questi si colloca l’ondivago Angelino Alfano, ministro degli esteri e leader di un partitino di centrodestra alleato del governo nazionale e quindi, perché scandalizzarsi?
L’uscente governatore Rosario Crocetta, assicuratosi un seggio in Senato in cambio del ritiro della malvista ri-candidatura, sta ingrossando le fila dei clientes a sostegno elettorale della coalizione elargendo prebende a destra e a manca ai suoi fedelissimi seguaci e supporter, insediati nei posti chiave del sistema politico-clientelare in cui primeggia, da piccolo Dux senza oppositori.
La sinistra sinistra, dopo aver tentato la strada di un difficilissimo rinnovamento dal basso con l’autocandidatura dell’editore Ottavio Navarra, idealista e citoyen di sanissimi principii, ha dovuto soccombere alle decisioni “romane” di ri-presentare l’europarlamentare a vita Claudio Fava, indigeribile ai più per connaturate antipatia e supponenza.
La destra candida il pizzetto dell’on. Musumeci, ritenuto il più presentabile fra i papabili, e udite udite, pare voluto dal Berlusca rinato e riliftato, l’immarcescibile critico d’arte opinionista presenzialista narciso vociante e insultante Vittorio Sgarbi, che ha già annunciato di volere in squadra il cantante Morgan e i condannati-assolti per questioni di mafia ex generale Moro e ex capo Sisde, Contrada.
In mezzo con frequenti virate a destra, si collocano i 5stelle con candidato tal azzimato Cancelleri, onestà onestà, che già sceglie una donna come assessora all’Agricoltura perché, si sa, la Terra fa frutti e la donna fa figli, come poteva non stare al posto giusto.
Questo il quadro, ditemi voi come ci si sente approssimandosi la data della decisione fatal.