nebbia in Val Padana
Nebbia in Val Padana, lo sentivo dire da bambina, al Colonnello Bernacca, vi ricordate? Ora è diventato Allarme Smog in Val Padana. Cambiano i tempi, i governi, le mode, ma sostanzialmente la questione rimane. Così come i roghi in Sicilia. Anche quelli sentiti da oltre quarant’anni, dovuti, pareva, al grande caldo, all’autocombustione, come si dice adesso per la California.
Ma possibile che niente cambi mai nella vita delle persone, a causa della sciatteria di politici e autorità locali? E non solo da noi, a quanto pare. Ma come si può gridare ogni giorno Allarme! per qualcosa che si ripete da mezzo secolo? Ma possibile che nessuno abbia pensato mai seriamente a ridurre l’inquinamento, a pattugliare il territorio boschivo a fare manutenzione di alvei fluviali? Poi, ogni tanto, in tv vediamo qualche inserto sul comportamento virtuoso di qualche associazione ambientalista, che si occupa di ripulire boschi o parchi, e siamo tutti contenti. Ma la tutela del territorio non può essere lasciata al Volontariato, non è meno importante dei servizi assistenziali ai disabili, o ai diritti civili degli omosessuali.
Possibile che nessuno abbia presentato progetti per la riduzione dello smog o la prevenzione di incendi e alluvioni? Di questo molti vorremmo sentir discutere, piuttosto che delle nomine a presidente di Bankitalia. Io mi sono stufata dell’emergenza. E voi?
Ben detto cara Rita, facciamo appello all’Articolo 9 della Costituzione italiana:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
Che devono dire i tarantini? Nel loro cielo, da decenni, persiste «una nebbia rossastra» provocata dalla dispersione delle polveri provenienti dell’Ilva portate dal vento che, in una città di mare, soffia più che altrove. Invitare i cittadini a «non aprire le finestre» non è la soluzione al problema. Progetti tanti, interventi nulli: i cittadini continuano a pagare con la propria salute….
Comunque si correrà per la maratona: in caso di difficoltà respiratorie fermarsi e bere molta acqua, è tornata l’ora solare dopo sette mesi e la vita continua….questo è