teatro civile a Palermo

28 novembre 2017 di:  Daria D’Angelo

«Dietro il pregiudizio secondo cui le scienze sono saperi avulsi dai sentimenti, e per tale motivo distanti, se non antitetici rispetto ai saperi umanistici, si nasconde l’idea che le ragazze sono inadatte alla scienza perché inclini ai sentimenti. Posso affermare con convinzione che, invece, valorizzare il punto di vista femminile per fornire all’azione scientifica un impulso nuovo, creativo, e perché no anche sentimentale, è stato ed è determinante. Ne sono esempio le donne, poche, che vincono il Nobel, le donne, tante, che stanno dietro agli uomini che vincono il Nobel…» così scriveva Valeria Militello nell’articolo “Saperi e Sentimenti, parità di genere ancora lontana” inserito nel n. 151 di Mezzocielo. La rivista aveva come titolo “Scienza con passione – Da Ipazia ad oggi” e proprio dall’incredibile storia di Ipazia, parte la performance con la quale l’Associazione Le Melarance parteciperà alle iniziative del mese di novembre contro la violenza sulle donne nei giorni 30 novembre e 1 dicembre c.a.

Ipazia, filosofa, astronoma e scienziata vissuta nel 3° sec d.C., fu barbaramente uccisa perché pagana, diventando una figura emblematica di vittima del potere costituito, maschile e religioso, e proprio per questo volutamente occultata, taciuta e sconosciuta ai più. Dalla sua storia partiranno le narrazioni di altre figure di donne scienziate che, nel susseguirsi dei secoli, hanno offerto un contributo importante alla scienza restando dietro le quinte della storia. Donne che pur avendo contribuito in modo determinante a  progetti scientifici, non sono state riconosciute. In particolare parleremo dei Nobel negati a scienziate di rilievo, alcune delle quali ebbero l’affronto di veder premiati, per le stesse ricerche, soltanto i loro colleghi uomini.

Il lavoro teatrale inaugura anche la nascita di una nuova realtà culturale nella nostra città: l’Associazione Le Melarance, creata da Rosalia Billeci con la collaborazione degli allievi dei suoi laboratori creativi, per sviluppare nel territorio palermitano una nuova coscienza teatrale, affrontando problematiche attuali e mettendo al centro il valore dell’identità di ogni persona. Una formula fortemente partecipativa che ha avuto la capacità di trasformare ogni singola potenzialità in un apporto valido, trasformando in spettacolo ogni contributo personale e accogliendo differenze e alterità.

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