Delirio d’onnnipotenza di un magistrato
Cerchiamo di non dimenticare questo nome: Francesco Bellomo, consigliere di stato, docente e direttore della Scuola ”Diritto e scienza” ,
che prepara giovani laureati e laureate ai Concorsi per la Magistratura. Questi, preso da delirio di onnipotenza e da scomposte attrazioni sessuali aveva dettato (e fatto stampare) un “dress code” per uomini e donne, stabilendo per queste ultime minigonne altissime (precisando la distanza degli orli dalle ginocchia)oppure “pantaloni aderenti” (sic!) , colore del trucco e dello smalto per unghie; curiosava inoltre, facendosi anche aiutare da un altro magistrato, Pubblico ministero al tribunale di Rovigo, sulla vita privata delle studentesse, informandosi del nome e caratteristiche dei relativi fidanzati, nonché del grado di intimità dei loro rapporti. Erano gradite foto intime.
Non è il soggetto di un Cinepanettone, e neppure la relazione sul paziente di uno psichiatra.
Liana Milella su Repubblica ci informa che il 27 ottobre, dopo un anno dalla denuncia fatta dal padre di una delle allieve, il Consiglio disciplinare del Consiglio di stato ha finalmente affrontato vicenda, proponendo la destituzione del Bellomo: ma solo sette consiglieri su 13 hanno votato per la destituzione, gli altri o hanno votato contro o si sono astenuti. Francesco Bellomo, resta membro del Consiglio di stato (organo che controlla la legittimità degli atti amministrativi delle diverse istitiuzioni).
Lascio a voi i commenti.