la ragazza, la brina, il mare, il poeta
Da noi, in Lombardia, i prati al mattino sono bianchi di brina, l’aria è gelida e il sole del mezzogiorno non riscalda abbastanza. Le ragazze seguono la moda, al collo giri di boa di lana spessa fanno da cornice ai volti. Le teste incappucciate da berrettoni calati sulla fronte sottolineano gli occhi. Corte ecopellicce rosa shocking, arancione, maculate e tigrate vanno per la maggiore a riscaldare le fredde mattine in tram e metropolitana.
Il pensiero vola, le immagini rievocano vacanze esotiche, la memoria corre a un grande poeta brasiliano, Vinicius de Moraes che canta la donna e l’amore con garbo e maestria. Le ragazze di Ipanema, con la loro bellezza, permettono di sognare il mare, il caldo, una spiaggia sconfinata. Il prato bianco di brina non c è più.
E’ necessario che tutto questo sia bello. Vieni a tuffarti in me come nel mare.
Ragazza di Ipanema
Guarda che cosa bella
Piena di grazia
E’ lei, la ragazza
Che sta passando
Dondolandosi dolcemente
Verso il mare…
Bambina dal corpo dorato
Dal sole di Ipanema
Il suo dondolio
È più di una poesia
È la cosa più bella
Che ho visto mai passare.
Ah, perché sto così solo
Ah, perché tutto è così triste
Ah, la bellezza che esiste
La bellezza che non è solo mia
Anche lei passa da sola…
Ah, lei sapesse
Che quando passa
Il mondo sorride
Si riempie di grazia
E diventa più bello
Per colpa dell’amore…
Vinicius de Moraes, traduzione di Sergio Bardotti
Mezzocielo è sempre una sorpresa non mi aspettavo oggi questa ragazza de Ipanema che cantammo da giovani e che continuano a cantare i giovani d’oggi…Mezzocielo sa anche far sorridere e riempire il mondo di grazia.
Oh che bello per Natale ricordare il caldo delle spiagge, musica, poesia, bosanova, tango e politica mia grande passione
Evviva Vinicius de Morales. Evviva la gioia nei cuori che dovrebbe portare il Natale.