Elezioni 2018, ma sono candidati o è il casting del nuovo Grande Fratello Vip? dal “Il Fatto Quotidiano” del 04.01.18
Arrivare al 4 marzo sarà un’impresa titanica. Ieri tutti i maggiori quotidiani si occupavano dei presunti “assi nella manica” dei partiti in vista delle elezioni. Tutti hanno in comune una cosa, da destra a sinistra, passando per i 5Stelle: provengono dalla cosiddetta società civile (talvolta incivile). Il Corriere della Sera mette in fila i giornalisti Clemente Mimun, Alessandro Sallusti e Federica Angeli da Ostia, fino all’ex allenatore dell’Italvolley Mauro Berruti e all’ex amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, passando per Beppe Vacca dell’Istituto Gramsci e il medico dei migranti di Lampedusa, Pietro Bartolo. I partiti li lasciamo indovinare a voi.
Repubblica, che si occupa solo del Pd, cita invece Lucia Annibali, Paolo Siani (pediatra, fratello di Giancarlo, giornalista assassinato dalla camorra nel 1985) e il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori. Con gioia, sempre ieri, abbiamo appreso che Al Bano Carrisi ha smentito un abboccamento con Forza Italia. Peraltro, ha spiegato in un’intervista al Corriere, lui è “putiniano” e quindi non c’è trippa per gatti, al massimo gli interessa la Duma.
Come avrete notato, sembra un po’ il casting del Grande Fratello Vip (dove è noto, i vip scarseggiano mentre abbondano parenti e affini di vip fino al decimo grado). La cosa sconsolante è che qui si tratterà di fare leggi che incidono sulla nostra vita, non trasmissioni trash da cui ci si può salvare con il telecomando. Più seriamente, il problema non è circoscritto ai pochi nomi della società civile scelti dai partiti, “figure esterne” o figurine che siano. Da tempo ci lamentiamo della classe dirigente, sulla base di un semplice assunto: un Paese prospera o decade in base alla qualità della classe dirigente di cui dispone. È un tema fondamentale, eppure i politici sembrano non occuparsene o, se lo fanno, i risultati sono disastrosi….