i miei auguri per il 2018
«Ti auguro che si realizzi tutto quello che il tuo cuore desidera». Che vuol dire? Cosa desideriamo veramente?
Penso che il desiderio di ognuno di noi sia di essere felice. C’è chi pensa che questa felicità sia legata a cose esterne a sé, a cose materiali, al raggiungimento di un obiettivo. Ma quale obiettivo conta veramente? Molte delle più importanti filosofie orientali, ma anche l’essenza del cristianesimo, insegnano che la chiave della felicità è saper vivere intensamente il Presente con fiducia. Da qui la frase tratta dal libro di Eckhart Tolle «non mi identifico col passato, non mi importa del futuro, scelgo di essere amico del momento presente». Il passato è passato, quindi non esiste più, e io non sono più quella che ero sino a ieri perché ogni esperienza vissuta mi ha cambiata; non mi importa del futuro nel senso che non mi preoccupo del futuro, non vivo con l’ansia per ciò che non esiste ma che vive solo nella mia mente; è importante pianificare il futuro ma per passare dallo stato in cui sono ora all’obiettivo che voglio raggiungere, posso vivere intensamente ogni istante che intercorre tra l’uno e l’altro.
Il presente è l’unica cosa reale, su cui possiamo agire; come? Intanto scegliendo di essere amici del momento presente. In questo senso subentra la volontà. Posso decidere in ogni istante se guardare gli aspetti positivi o lamentarmi per gli aspetti negativi di quel momento. In tal senso il controllo della mente è fondamentale. Non conta quello che accade nella vita, ma come si interpreta e con quale atteggiamento mentale si affronta. Una volta individuata la piccola cosa positiva, prestarle attenzione significa amplificarla e fare di conseguenza perdere presa al pensiero negativo.
Che significa vivere intensamente il presente? Come si fa? Facile… semplicemente percependo, usando i sensi: percepire il corpo, ad es. il respiro, la verticalità della schiena, rilassando i muscoli, osservando i dettagli dell’ambiente che ci circonda, gli odori, i rumori, i sapori e a volte anche cercando di stare immobili. Nell’immobilità del corpo, ma non solo, si può raggiungere anche l’immobilità dei pensieri e nel silenzio si può accedere ad un’altra dimensione che va oltre il corpo, oltre la mente, oltre le emozioni, oltre le persone che siamo, nella libertà e leggerezza dell’essere. Questo è il mio augurio per il 2018: che possiamo contattare nella Presenza la Pace che già siamo, che riusciamo a vivere il momento presente utilizzando la mente percettiva e non la concettuale, distinguendo il mondo reale da quello illusorio, che riusciamo a vivere con ottimismo e fiducia nella Vita ciò che la Vita vuole manifestare attraverso Noi! Buon Anno a tutti!
Belle riflessioni, mi hai ricordato che quando lessi le parole del Dalai Lama che riporto di seguito mi sentii interrogata in prima persona: “Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero non morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto”. Potrei quindi aggiungere che siamo tanto preoccupati di non farci rubare le cose quando poi siamo tanto distratti da non accorgerci che ci lasciamo facilmente rubare la nostra stessa vita!
Dovremmo farlo sempre.. non solo nel 2018! Grazie per queste pillole di saggezza..
GRAZIE FEDERICA TANTI AUGURI ECLETTICA RAGAZZA
Eclettica ragazza…. Pillole di saggezza… , io direi capacità di trasferire emozioni, pensieri, i cui contorni sono sempre espressi con una certezza che mi lascia sempre un po’ sgomento. Per qualcuno più importante di me il passato è esperienza, il presente è vita, il futuro è speranza. Sono sempre motivato perché mi dai molti spunti di riflessione. Grazie Fede.