i quadrifogli portano fortuna
«I quadrifogli sono portafortuna, ci sono i quadri (di Manfredi) e i fogli scritti (dagli autori prescelti), nascono in un campo (i laboratori) pieno di vegetazione, in cui anche i trifogli (gli altri testi prodotti) sono pur sempre creature, nate dalla passione della scrittura».
Domenica 11 febbraio, l’Auditorium Rai Sicilia ha ospitato la Presentazione di “Quadrifogli”, nuova collana editoriale nata dalla sinergia fra l’Associazione Flavio Beninati e la casa editrice Qanat. Presentati i primi tre volumi della collana già pubblicati: “Da qui si vede il mare” di Enrichetta Palmeri, “L’estate del dito rubato” di Dante Martino e “Quando è buio e fa freddo” di Laura Tartaglia.
I libri, frutto di un’esperienza laboratoriale di scrittura creativa condotta da Beatrice Agnello, sono stati presentati da Egle Palazzolo e dalla stessa Beatrice Agnello, alcuni brani dei quali sono stati, più che letti, “recitati” dalla bravissima attrice Stefania Blandeburgo.
Le copertine della collana, a completamento dell’armonia e del sodalizio, sono arricchite dalle immagini dei dipinti firmati dall’artista Manfredi Beninati.
Alla manifestazione erano presenti gli autori, l’editore Toni Saetta e l’avvocata Carla Garofalo.
Raramente l’atmosfera di una presentazione raggiunge livelli così intensi da avvincere l’attenzione del pubblico e trasmettendo entusiasmo, voglia di creare, emotività e amore. Un pomeriggio intenso, all’insegna della scrittura e dell’arte intesa come impulso vitale.
Precise e ben esposte dalle relatrici le motivazioni e i contenuti delle opere di questi giovani autori che, sotto la guida di Beatrice Agnello, hanno realizzato personaggi avvincenti, storie noir, racconti di vita vissuta e descritta in maniera coinvolgente.
Bello tutto, l’atmosfera, le letture, gli interventi, l’entusiasmo dell’editore e lo spirito di collaborazione.
Una sinergia ampiamente condivisa con il pubblico presente, insieme a momenti
di commozione nel ricordo di Flavio Beninati, figlio dell’avvocata Garofalo, scomparso il 14 maggio del 2006. A lui il fratello Manfredi, artista tra i più interessanti della scena italiana, insieme alla madre e alla giornalista Tiziana Lo Porto, ha dedicato l’associazione, un luogo pensato e costruito, nel ricordo di Flavio, per trasformarne l’assenza in esperienza, in occasione di pensiero, in motivazione e celebrazione.