la scultura che fa cultura

1 marzo 2018 di: Rita Annaloro

Vi ricordate lo slogan di Tremonti “con la cultura non si mangia”? quante iniziative sono state bloccate, quanti muri di Pompei sono crollati, in virtù di quel principio che ci voleva ottusamente dediti solo alla produzione e consumismo di vini, biscottini, dentifrici e lingerie!

Poi si è scoperto che la cultura si poteva anche consumare, e gli occhi di tanti imprenditori e consumatori si sono rivolti a tour culturali, teatri, musei, mostre che attraessero visitatori paganti. Dapprima si è puntato sugli anziani, ormai inadatti a discoteche ed aperitivi, ora si cercano i giovani, magari trascinati da insegnanti volenterosi.

E questo fa girare l’economia: ristoratori, albergatori, tour operator e industriali che producono gadgets, finalmente vedono di buon occhio gli eventi culturali capaci di suscitare l’interesse di strati sempre più ampi della popolazione e quindi sono anche disponibili a supportare chi si prende la briga di organizzarli. Come Marco Goldin a Treviso, che grazie al sostegno del Gruppo Baccini, Confcommercio, Confartigianato, Unindustria, Coldiretti, Banco BPM e vari altri imprenditori è riuscito a far venire in Italia 50 sculture e 23 disegni di Augusre Rodin, ospitandoli nel Museo di Santa Caterina, dove rimarranno fino al 1° Giugno 2018.

Nonostante il freddo intenso, l’entusiasmo degli organizzatori e del Sindaco era palpabile, anche per il prestigio che la mostra porterà alla città, dove è stata riaperta al pubblico la Pinacoteca del Museo Santa Caterina, che ospita, fra l’altro, capolavori di Guardi, Tiepolo e Salvator Rosa.

«Non è una mostra popolare» dice Goldin, «perché la scultura non è attraente per il vasto pubblico, ma non mangia nessuno, è pura bellezza…» E sarà la bellezza della verità interiore descritta da Rodin in opere emblematiche come l’Età dell’Oro, la Porta dell’Inferno o il Bacio che conquisterà ancora una volta il cuore dei visitatori, soprattutto giovani, così come si augurano i tanti che hanno investito tempo, denaro ed energie per preservare la cultura del bello ed insegnarla alle nuove generazioni!

 

 

1 commento su questo articolo:

  1. gemma scrive:

    nuove generazioni sempre più dedite a partite di calcio, discoteche , luoghi di incontro mangerecci e, soprattutto, beverecci e… solitudine davanti ai propri smartphone ipad…consolante il tuo ottimismo cara Rita

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