punti di vista sui risultati

7 marzo 2018 di: Gilda Bambocci 

Parlare di queste elezioni è veramente difficile. Di fronte al cocente risultato delle sinistre, cosa prevale? Rabbia? Meraviglia? Paura? Aspettando che si risolva l’incognita del futuro governo, posso solo raccontare l’esperienza di Gilda, elettrice spaesata nel proprio Paese, al voto dopo la campagna elettorale più strana di tutti i tempi. Chissà, potreste sempre dirmi la vostra e farmi notare se vedo bene o male lo scenario politico di questi mesi.

Devo dire che, secondo me, in questa campagna elettorale nessuno si è particolarmente distinto per la robustezza dei programmi politici sostenuti. Forse Potere al Popolo lo ha fatto, ma il suo è stato appena un bisbiglio perché uscito da un corpo troppo esile e nato a ridosso del voto. Pochi anche i manifesti e i “santini” elettorali in giro, come se ci si vergognasse di mostrarsi agli elettori. Dall’altro lato, però, la contrapposizione ideologicamente fortissima tra fascismo e antifascismo ha caratterizzato questa tornata elettorale, Palermo in testa.

Ma torniamo a noi e a quanto accaduto dopo il voto. Balza agli occhi la vittoria schiacciante del M5S, soprattutto nelle regioni del Sud, accompagnata dal sorpasso di Salvini su Berlusconi. Balza agli occhi la sberla sonora presa dal Pd, sceso sotto il 20% mentre i suoi avversari hanno vinto le loro sfide. Il M5S è infatti sopravvissuto alla morte di Casaleggio e al defilarsi di Grillo e Salvini ha portato, in cinque anni, la Lega dal 4,1% al 15%. Certo, si può dire che M5S e Lega abbiano vinto a mani basse, sulla promessa del reddito di cittadinanza e sulla paura degli immigrati. È difficile che in Italia il populismo non abbia la meglio sulla fatica che occorre per inquadrare realmente la situazione. Così quando Renzi sostiene che il Pd non farà alleanze con il M5S non posso che tirare un respiro di sollievo, pur non avendo votato Pd e pur pensando che se dovessi ragionare in termini politicamente corretti, dopo il cocente risultato Renzi avrebbe fatto meglio a dimettersi subito. Ma preferisco un vizio di forma ad uno di sostanza e in definitiva penso che il Pd non debba, nella maniera più categorica, fare alleanze con i Cinque Stelle. Lasciamo la destra alla destra e ricominciamo a fare la sinistra. Che ne pensate?

 

 

1 commento su questo articolo:

  1. Adele scrive:

    ecco la frase che dovrebbe essere la nostra frase, lasciamo la destra alla destra e ricominciamo a fare la sinistra.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement