senza parole

5 marzo 2018 di: Rita Annaloro + Vauro

Chi non si aspettava un trionfo dei 5 stelle?! Sì, è vero, c’erano stati diversi scandali su personaggi equivoci, sospetti di collusione con la mafia, la massoneria, ecc; decisioni insondabili della “rete” su espulsioni dal movimento; chiare dimostrazioni di incompetenza nella gestione amministrativa (Roma e Livorno); ingenuità politiche (vari balletti di apparentamenti con Ukeep in Europa) anche sui programmi (fuori dall’Euro, dentro l’Euro), solo per citare alcuni casi di incongruenza, ma il fascino dei cittadini rimaneva immutato come il sorriso sulla faccia di DiMaio, o della Raggi.

Innanzi tutto la parola cittadino rievoca la rivoluzione francese, prelude ad un mondo nuovo, basato sui principi di giustizia, eguaglianza sociale… Politica no, perché chi decide, dopo le consultazioni della rete, ci deve essere in uno stato di diritto; diritto di chi, si vedrà in seguito, quando i cittadini avranno studiato, a spese nostre, naturalmente. Ma loro si dimezzeranno gli stipendi, e dunque avremo fatto un buon affare, dal punto di vista del risparmio economico. E mentre loro studieranno le nuove leggi da proporre alla rete, chi manderà avanti la gestione pubblica? I ministeri, come sempre, la burocrazia cioè, quella che qualcuno voleva ridurre…

Ma sì, cose che si dicono, fra una foto e l’altra; nessuno ci avrà creduto sul serio, vi pare? Pure più di qualcuno ha creduto al reddito di cittadinanza, evidentemente, alla cancellazione della legge Fornero, al ritorno dello stato assistenziale, in parole povere. Poveri noi, ancora innamorati di Babbo Natale e Hansel e Gretel, che comunque si salvano dalla strega cattiva.

E noi, chi ci salverà dal debito pubblico galoppante, se i M5stelle manterranno le promesse? E se non lo faranno, quanto pagheremo in credibilità internazionale? Chi andrà a gestire la questione dei migranti? E dove? Meglio non pensarci, forse è già stato tutto deciso dall’alto, e ce lo diranno solo fra un po’, quando sarà il momento: tutto sommato il fascismo è comodo, evita tanti pensieri.

 

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