Una riflessione necessaria sulla libertà dalla paura dal “Corriere della Sera” del 30.03.18

30 marzo 2018 di: Andrea Riccardi

…Quest’anno la Pasqua si carica di mestizia per gli ebrei europei. L’assassinio a Parigi di Mireille Knoll, ebrea ottantacinquenne, rivela il persistente e violento antisemitismo. La storia di quest’anziana è incredibile. Da bambina, aveva conosciuto l’antisemitismo nazista e di Vichy. Era sfuggita con la madre all’arresto dei 13.000 ebrei di Parigi, raccolti al Vélodrome d’hiver, da cui furono avviati alla morte. Nel dopoguerra aveva sposato uno scampato da Auschwitz. È stata uccisa da musulmani radicalizzati. L’età avanzata e la sua storia non l’hanno protetta: era un’ebrea da sopprimere. Uno degli assassini (un ventinovenne) abitava nel suo palazzo e l’aveva frequentata da ragazzo. I rapporti umani non valgono nulla di fronte a folli radicalizzazioni, magari via internet. I «lupi solitari» sono un pericolo che gli ebrei francesi denunciano da tempo, perché il caso Knoll non è isolato, ma l’ultimo di una serie di attacchi alle persone e alle istituzioni ebraiche (come i cimiteri). Gli ebrei hanno paura. Tanti, tra i 550.000 ebrei di Francia, la più grande comunità d’Europa, emigrano in Israele ogni anno. Nel 2015, dopo l’attentato all’Hyper Cacher, che causò la morte di quattro ebrei, ben 7000 hanno compiuto l’aliyah, cioè il ritorno in Israele.

Gli ebrei europei provano preoccupazione. Anzi amarezza — diceva mercoledì sera il rabbino Riccardo Di Segni, in una vibrante preghiera nel Tempio di Roma, alludendo anche al clima spirituale del Seder, il rito pasquale ebraico celebrato in famiglia, quando s’intinge la verdura amara nell’aceto o in acqua salata. Nel rito, poi alzando il piatto del pane azzimo, si dice: «Questo è il pane dell’afflizione che i nostri padri mangiarono in terra d’Egitto… Quest’anno qui — schiavi. L’anno prossimo in terra d’Israele — figli della libertà». Oggi la domanda è se, per gli ebrei, ci sia ancora la libertà dalla paura nel vecchio continente….

..Il vero problema è non far cadere nell’indifferenza gli episodi di antisemitismo. Occorre sviluppare, allo stesso tempo, la solidarietà e la coscienza che tutti siamo minacciati. L’antisemitismo rivela il marcio delle nostre società. Se non ci sarà sicurezza per gli ebrei in Europa, sarà smarrita l’Europa della democrazia e della libertà, che è la nostra.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement