Il soffitto di vetro

8 maggio 2018 di: Daria D'Angelo

Per secoli le donne non hanno avuto accesso all’istruzione e ancora all’inizio del secolo scorso, in molti paesi europei, alle donne era precluso l’accesso alle università. Non meraviglia, quindi, che il numero delle donne scienziate presenti nei diversi periodi storici risulti insignificante, se confrontato con quello degli uomini”.  Elisabetta Strickland

 

Da queste considerazioni su una storia infinita di difficili rapporti fra la scienza, arte e il genere femminile vogliamo portare alla luce/illuminare una serie di donne ‘oscurate’ dalle loro famiglie, dai loro partner, dai loro colleghi, dalla società in cui vivevano, per cui ciò che hanno fatto o prodotto è stato sottaciuto o attribuito ad altri. Vogliamo offrire, pertanto, il nostro tributo alle donne e alle loro storie, spesso appassionanti, sempre interessanti  che hanno dato, indistintamente, un esempio di coraggio, tenacia e forza di volontà nell’imporre le proprie idee, le proprie certezze, in un contesto decisamente non favorevole all’ingresso femminile nel sociale e nel mondo della scienza e dell’arte.

Viene da chiedersi se ci sia davvero bisogno, nel 2018, di uno spazio specifico dedicato a tale contributo. La risposta è semplice. In un mondo ideale la differenza di genere non avrebbe alcuna rilevanza e una rubrica come questa non esisterebbe, ma nella nostra società è purtroppo ancora necessaria. Da alcuni anni, il secondo martedì di ottobre si celebra l’Ada Lovelace Day, giornata internazionale dedicata ai successi ottenuti dalle donne in ambito scientifico, ingegneristico, matematico e tecnologico. L’iniziativa prende il nome da Ada Lovelace, importante matematica del XIX Secolo, divenuta famosa per aver contribuito allo sviluppo della cosiddetta “macchina analitica” di Charles Babbage, il primo prototipo di computer della storia. Lo scopo dell’Ada Lovelace Day è quello di supportare e incoraggiare le ragazze che decidono di studiare e lavorare in ambito STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematics. Ancora oggi, infatti, le donne che vogliono intraprendere la carriera scientifica devono affrontare molte più difficoltà rispetto ai loro colleghi maschi; il mondo della ricerca non è esente dal glass ceiling, cioè soffitto di vetro, quell’invisibile barriera fatta di sessismo e pregiudizi difficili da estirpare che impedisce a molte donne di veder riconosciuti i loro meriti.

In attesa di abbattere definitivamente quell’invisibile soffitto di vetro, ci è sembrato che fosse doveroso da parte di un giornale scritto e letto da donne far conoscere le loro storie.

 

 

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