“Loro” – Un film di Sorrentino.
Sorrentino, Servillo è un’accoppiata che fa cassetta e, in ogni caso, chiama al cinema gli intenditori e, inevitabilmente, anche me che non lo sono, ma di Sorrentino ho sempre seguito tutti i film. Alcuni di loro li ho amati molto, prescindendo dai prestigiosi premi ricevuti. E’ la prima volta che con questo film di Sorrentino ho provato, uscendo, un senso di noia ma anche d’inquietudine. Eliminando le prerogative positive di Berlusconi, noi non facciamo un atto di accusa contro di lui. Infatti, in ogni caso, è stato un uomo che ha realizzato molto. E’ stato un corruttore abile, ma anche un abile realizzatore di aziende e di posti di lavoro, non ha inculcato nei giovani validi desideri e li ha spinti solo a diventare ricchi, ma lui ricco lo era davvero e con questo ha avuto potere di acquisto e contrattuale illimitato e allora? Per l’ennesima volta, la sua figura sfuma sempre nell’incertezza: è innocente o colpevole ? Colpevole di avere distrutto certi valori della nostra società lo è davvero, ma non è che lo si dimostra con una parata di Olgettine, Farfalline e chi più ne ha più ne metta, tutte vestite o di rosso o di nero con un volto triste che fa pensare al loro pentimento nell’essere lì, quasi ad un riscatto.
Sorrentino fa una critica a Berlusconi, ma inefficace. Secondo me, suscita, infatti, solo un larvato pietismo negli spettatori. Vedendolo rappresentato soltanto nei lati più farseschi che solo la recitazione di Servillo poteva realizzare: sorriso, con annessa dentiera, immobilizzato in una smorfia, sguardo furbetto, io per prima ho pensato: ma no, lui non è così grottesco! In verità, durante gli ultimi anni, spesso invece l’ho definito così. Questo film dunque, organizzato, quasi in un’aurea onirica, spesso spezza, involontariamente, una lancia in suo favore. Il fattore realistico è solo affidato alla canzone ”Tu si ‘na malafemmina” e alla fotografia di Luca Bigazzi che è l’elemento di maggiore impatto del film, sebbene l’umanità che immortala è del tutto priva di spessore. Rimando, dunque, al regista Sorrentino, la mia ammirazione al prossimo film, avendomi delusa con questo.
ho sentito altri pareri negativi su questo film, che Silvana mi incoraggia a non vedere.
Mi piace segnalare qui per quanti non l’avessero ancora visto un film che ho rivisto diverse volte dopo averlo guardato al cinema. Amiche da morire è il bel titolo ed una commedia divertente e a tratti amara con protagoniste un gruppo di donne, interpretate benissimo da Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore, Cristiana Capotondi. La regia è di Giorgia Farina. Racconta con toni leggeri di cose anche pesanti e si sorride volentieri. Il lieto fine è la conclusione di una trama ricca e sostenuta da un’ottima sceneggiatura. La recitazione è perfetta. L’ambientazione è una isoletta siciliana in cui si trovano ad interagire tre donne, di cui una continentale, (la più spregiudicata e la mia preferita) che si ritroveranno, come da titolo, amiche da morire e festeggeranno il loro patto illegale in chiusura nel segno di una avvenuta vera amicizia.
MI fa sorridere ogni volta che lo vedo. E fa bene.
Si trova in dvd.
Maria