Mettete dei fiori nei vostri bidoni.
Un giorno, mia figlia si è soffermata alla finestra della sua stanza contando dei turisti che, in gruppo, sostavano all’angolo del marciapiede circondati dalla spazzatura, e poi mi ha detto “Mamma che vergogna! Penseranno che anche noi siamo sporchi”. Quest’osservazione (mia figlia ha solo 11anni) mi ha portato a riflettere; si dice sempre che la notte porta consiglio, per me è stato così. Ho ricordato i fiori di una bellissima cittadina canadese: Victoria. Ho detto che, se la ricordavo ancora oggi, significava che i suoi fiori mi avevano lasciato un bello e lungo ricordo. E che anch’io volevo lasciare un bel ricordo alla gente che passeggia per le strade di Palermo. Non appena la RAP ha ritirato tutti i sacchetti depositati attorno al cestino, che avrebbe dovuto servire da butta carte, ed è diventato invece il centro dei rifiuti, sono andata da un fioraio e ho comprato quattro piante da appendergli attorno, per cercare di renderlo bello da vedere e anche per dissuadere quelle persone che lo usavano come riferimento per il deposito improprio dei sacchetti d’immondizia. Dopo avere appeso i fiori, sono andata al lavoro. Una volta tornata a casa, però, ho scoperto che i fiori appesi al cestino erano spariti. Molto rammaricata ho chiesto in giro e ho scoperto che, mentre qualcuno si appropriava delle piante, le persone che di solito bazzicano nella zona avevano assistito alla scena e non si erano opposte al “furto”. Amareggiata, ho continuato a pensarci tutto il tempo. Poi mi sono chiesta, se doveva finire proprio così. La mia risposta è stata: No! Ho preso, dei fiori finti è sono andata a legarli nel cestino e ho postato la mia storia nei vari social-network, cercando di diffonderla. Molti amici che, come me, amano Palermo, hanno risposto al mio invito “APPIZZA UN FIORE ANCHE TU” e oggi ho avuto una bella notizia, i due vasi di fiori che erano stati rubati e rivenduti sono ritornati al loro posto… li ho visti appesi dove si trovavano in origine.
E non è finita qui, tutti quelli che abitano o lavorano lì accanto, mi hanno raccontato che li avevano di nuovo rubati ma, questa volta, la gente che vive quotidianamente la strada ha convinto chi li aveva presi a ricollocarli dove li avevo messi io , dicendo che dovevano restare lì, quello era il posto giusto. Per fortuna tante mie amiche hanno fatto propria la mia iniziativa! Ora, in varie vie di Palermo, ci sono piccole macchie di colore formate dai fiori che hanno inserito anche loro accanto ai rifiuti.
Brava Francesca è un iniziativa che dovremmo seguire tutti.
Quei fiori di plastica io li ho visti, mentre la signora che li aveva sistemati intorno al cestino mi chiamava con voce decisa da una finestra tanto da farmi sollevare la testa in quella direzione. Era proprio Francesca Palazzotto che ho salutato e che mi ha salutato con affetto. Ci siamo conosciute qualche anno fa, così come ho conosciuto la sua splendida bambina.
Oggi leggere questo articolo mi emoziona perché ricordo esattamente quel cestino e quei fiori che ho perfino fotografato tanto positivamente mi hanno colpito. Mi fa molto piacere che Francesca oggi abbia deciso di raccontare questa storia di civiltà anche sul sito di Mezzocielo. Spero che il suo esempio sia seguito e che possa scuotere e sensibilizzare le coscienze di quanti imbrattano la nostra meravigliosa città. Grazie, un caro abbraccio.
Che bella storia di civiltà creativa. Educazione alla cittadinanza sul campo. Complimenti!
Grazie della diffusione che avete dato a questa iniziativa #appizzasrufiore più siamo meglio stiamo.
#appizzastufiore più siamo meglio stiamo
Bella iniziativa..da diffondere in tutta la città. Complimenti!
Mi fa piacere che una donna abbia avuto quest’idea, che sicuramente ha destato curiosità e interesse nella città di Palermo. Continuare è d’obbligo! Complimenti e auguri di buon ‘appizzamento’.
Non sono di Palermo ma l’idea mi è sembrata adatta ad ogni città.Brava Francesca!
Brava Francesca spero tu sia sempre pronta a proiettarti nel sociale la nostra Palermo ha bisogno di questo.
le vere rivoluzioni cominciano così, se tutte le giovani donne di Palermo cominciassero a prendere in mano non un arma ma un mazzo di fiori da posare sull’immondizia Palermo rifiorirebbe.
Un piccolo gesto ed ecco che Palermo si scuote appaiono tanti altri fiori, brava Friscia sei una donna fantasiosa ma realista, mezzocielo raramente si interessa alle piccole cose dunque questa è un’azione che ha nel suo intento la speranza che la cosa si allarghi prenda consistenza.Auguri in bocca al lupo..
Grazie sempre, ma ricordate più siamo meglio stiamo. Insieme si può, basta crederci e proseguire sempre alla ricerca del bello. Non permettere a nessuno di impedirti di voler emergere anche con un fiore. Vi invito anche a visionare un video che hanno fatto su Palermotoday.
bravi, brave ma il conto dei fiori chi lo paga’? E’ facile dire voglio rendere bella la mia città, ma sai cara Francesca con i soldi dei fiori quanti bambini avresti sfamato?
Non mi ricordo chi lo aveva detto: NON DI SOLO PANE VIVE L’UOMO. Certo hai perfettamente ragione, ma non mi bastava più, dovevo fare oltre alla beneficienza, aspetto questo che sicuramente ci accomuna, ALTRO.
Fa effettivamente un po’ di bene vedere i fiori.
Grazie
Maria