Gente di qualità
L’artista Taus Makhacheva,( 1983, Mosca) è cresciuta e ha studiato tra Mosca e Londra. Oggi vive e lavora a Makhachkala, nel Daghestan , nel Caucaso settentrionale russo. I paesaggi del Daghestan, suo paese natale, sono ispirazione e punto di partenza di molte delle sue opere video, in cui l’artista si confronta con temi come la storia, l’identità e le relazioni sociali all’interno delle comunità, per trasformale in momenti di riflessione universale. Esplora nelle sue opere il confine sottile tra similarità e differenza, sulle dinamiche attraverso cui la storia possa diventare elemento vivo della vita quotidiana, in un processo di riaffermazione della propria una identità.Oltre al video, la sua ricerca si esprime in differenti mezzi artistici, tra cui installazioni e fotografie.
Taus Makhacheva è una delle artiste invitate a partecipare a Manifesta 12, Il Giardino Planetario, Coltivare la coesistenza. L’artista presenta la video installazione Baida, (2017).
Baida*, è un lavoro è nato dalla relazione che l’artista ha sviluppato con i pescatori del villaggio di Starii Terek in Daghestan, scoprendo dai loro racconti, che la paura più ricorrente è quella di morire in mare senza che il proprio corpo possa più essere trovato. Per evitare questo pericolo, i pescatori, hanno preso l’abitudine di legarsi alla prua della barca, così, se la barca dovesse capovolgersi, i loro corpi potrebbero essere onorati e celebrati dalle famiglie per il funerale.
Il video è una performance sviluppata per la 57° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia. Nelle acque del Mar Adriatico, una serie di performer apparivano e scomparivano su una barca capovolta, trasportata dal Mar Caspio fino al mare della Laguna di Venezia.
L’opera di Taus Makhacheva applica alla pratica artistica un approccio di ricerca antropologica sociale capace di esprimersi attraverso una sottile e lucida ironia.
* (baida, indica la parola barca in russo)
L’opera di Taus Makhacheva è visitabile fino al 4 Novembre a Palazzo Trinacria.