Noi non dimentichiamo
“Sono passati 26 anni dalla morte di mio padre, Paolo Borsellino. E ancora aspettiamo delle risposte da uomini delle istituzioni e non solo. Ci sono domande – le domande che io e miei fratelli Manfredi e Lucia non smetteremo di ripetere – che non possono essere rimosse dall’indifferenza o da colpevoli disattenzioni. Domande su un depistaggio iniziato nel 1992, ordito da vertici investigativi ed accettato da schiere di giudici”. (Fiammetta Borsellino).
Con queste parole è giusto ricordare una strage per la quale, dopo ventisei anni, non è stata ancora resa giustizia.
L’appello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Non smettere di cercare la verità su quella strage” da voce a tutti i cittadini che non hanno smesso di battersi per la verità e di sperare che sia possibile raggiungerla, mantenendo vivo il ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita: il giudice Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina.
Da troppo tempo aspettiamo che la verità sia rivelata anche se immaginiamo le ragioni che la occultano ancora oggi. Non è accettabile l’omertà delle istituzioni. Grazie Daria di aver ricordato la morte di Borsellino attraverso le parole dei figli che caparbiamente e giustamente chiedono allo Stato di scardinare il forziere dove è custodito il noto “segreto” .