Ora o mai più
Un amico giornalista, Umberto Ginestra, ieri mi ha inviato per whatsapp questa breve e toccante riflessione che, successivamente, ha postato su fb. Noi, donne di Mezzocielo, non possiamo non condividere questa intensa e drammatica testimonianza che dà conto di un Governo ostile nei confronti di un grandissimo e gravissimo problema qual è quello dell’immigrazione e della sua gestione. Abbiamo deciso di pubblicizzare sul nostro sito queste righe, scritte da Ginestra, perché insieme a lui e ad altri ed altre che vorranno farlo, desideriamo levare alta e forte la voce del dissenso e dell’indignazione contro una politica che a parole dichiara di voler stare dalla parte dei poveri, ma che, evidentemente, considera “crocieristi di lusso” coloro che per disperazione, guerre e carestie lasciano i propri paesi e attraversando il mare in cerca di un porto amico, oggi rischiano sbarramenti, respingimenti e disprezzo sociale. Perduta l’humanitas trionfa la barbarie. A tutto questo diamo voce, parola e gesti concreti: ora o mai più!
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Oggi, Giornata della Memoria proclamata con legge dello Stato, a Lampedusa, dove nel 2013 morirono 368 persone e dove sentì il bisogno di recarsi Papa Francesco appena eletto, nessun rappresentante del Governo italiano è andato a testimoniare il cordoglio del Paese per quella strage che segnò una tragica svolta. A ricordare che nel nostro Dna ci sono i valori universali di solidarietà, accoglienza e civile convivenza. Ad affermare, lì dove è stata eretta la Porta d’Europa, che se qualcosa va combattuta, sono i trafficanti di uomini non i poveri Cristi.
Per la prima volta, quest’anno, a Lampedusa il grande assente è stato il Governo italiano che, a differenza degli ultimi anni, non ha mosso un dito a sostegno del comitato che spontaneamente si costituì lì nei giorni dell’orrore.
Quel comitato in uno striscione ammoniva, allora, che bisogna “Proteggere le persone, non i confini”. Oggi quelle parole sembrano suonare come un’angosciata “voce che grida nel deserto” alla quale fa da controcanto un assordante silenzio. E un arrogante, chiuso, gretto, miope: “prima gli italiani” .
E’ scandaloso questo comportamento del governo. La mancata partecipazione alla giornata della memoria significa che stiamo scivolando verso un governo autoritario e razzista. Condivido l’appello a muoverci prima che sia tardi. Vorrei non essere italiana…. mi vergogno profondamente….
Il governo non solo è scandaloso con il suo comportamento ma sopratutto per i continui calci che da a ciò che è giusto, veritiero e sopratutto umano.
Ginestra si dimostra un grande giornalista quando enumera i valori che avevamo facendo sottintendere oltre che enumerandoli che ora noi no ne abbiamo più, e forse non torneremo ad averli mai più.
Niente di nuovo all’orizzonte… purtroppo. Cosa aspettarsi da un governo che chiude i porti violando i trattati internazionali sui diritti umani con un semplice tweet? Caro Salvini twitta che ti twitta prima o poi l’appello silenzioso degli uccisi ti raggiungerà insieme ad una bella condanna! Aspettiamo frementi un tuo selfie da San Vittore.
speriamo che tanti giornalisti seguano l’esempio di Ginestra, e non si lascino ricattare dai vari direttori dei giornali,
nominati proprio per imbavagliare dissensi.
Per un’italiana, che come me da molti anni lavora come volontaria per permettere ai migranti di apprendere la nostra lingua ed inserirsi nella nostra società, le terribili esternazioni e l’assordante silenzio degli uomini di questo governo sono state fonte di grandissima preoccupazione, ma devo dire che hanno risvegliato in me quello spirito di indignazione e di rivolta che per qualche tempo era stato sopito dal clima di bonaria democrazia dei governi precedenti. Da questi sentimenti dobbiamo ripartire per far capire che non non siamo d’accordo con loro e che non siamo solo degli elettori ma dei cittadini sovrani.
Se l’affermazione “prima gli italiani” fosse concreta non ci sarebbe neanche il respingimento degli stranieri perché gli Stati, in cui maggiore è il benessere, si possono consentire di accettare e poi di accogliere e di integrare gli stranieri.
I politici nostrani hanno creato sacche di emarginazione, quartieri dove non entra la legge, regioni ancora sotto il ricatto della mafia, della ‘ndrangheta e della camorra e quindi se respingono una parte considerevole degli italiani stessi, lasciati con convinzione ai margini, figurarsi se possono accettare e accogliere gli stranieri.
E’ la povertà culturale; è la miseria di sentimenti umani; è il colesterolo nelle vene dei politici a procurare i peggiori danni sia agli stranieri che agli italiani, anche “e le stelle stanno a guardare”.
Esiste una società civile in Italia. Esistono centinaia di migliaia di italiani che non hanno perso la loro umanità e non vedono un “prima” e un “dopo” nelle nazionalità e nelle culture. Sono, siamo, sempre più indignati, ed è questo il momento di mostrarlo.