Verona, città favorevole alla vita.
Sui giornali e sul social network si parla molto, in questi giorni, dell’approvazione da parte del consiglio comunale di Verona di una mozione della Lega con cui saranno finanziate associazioni cattoliche che portano avanti iniziative contro le interruzioni volontarie di gravidanza. Uno degli aspetti di cui si è discusso di più è che tra i 21 consiglieri comunali che hanno votato a favore della mozione c’è stata anche la capogruppo del Partito Democratico Carla Padovani, la quale ha detto di aver votato «secondo coscienza». La Padovani è stata criticata duramente da molti politici del PD, compreso il segretario Maurizio Martina: gli altri consiglieri comunali del partito ne hanno chiesto le dimissioni. L’’oggetto della mozione non è soltanto simbolico. Il testo prevede anche “l’inserimento nel prossimo assestamento di bilancio di un congruo finanziamento ad associazioni e progetti che operano nel territorio del Comune di Verona”.
A far discutere più di qualunque altro punto presente nell’ordine del giorno, però, è la presunta messa in discussione della legge 194, che ha introdotto il diritto di aborto in Italia, una legge nazionale che per via di alcune concessioni contenute nel testo permette ai comuni di prendere iniziative simili a quelle di Verona.
Durante la seduta di giovedì era presente un gruppo di attiviste del movimento femminista Non Una Di Meno (NUDM) che indossavano copricapi e mantelli rossi, già usati in moltissime manifestazioni femministe di tutto il mondo, e che si accingono ad organizzare una nuova manifestazione di protesta
Certo, l’approvazione della mozione da parte del Consiglio comunale di Verona rappresenta un simbolico e concreto grave passo indietro rispetto a una legge seria e importante come la “194″, tuttavia l’appartenenza a un partito politico non costringe nessuno a votare contro coscienza. Anche se la Boldrini, dal canto suo, ha parlato di “vergogna”, chiedendo se si ha intenzione di “tornare sotto i ferri delle mammane”, e difendendo la 194, la mozione, al momento, prevede solo dei finanziamenti ad associazioni per la vita e, per quanto si possa essere contrari, ognuno deve avere il diritto di esprimere la propria opinione in merito.
Verona più che favorevole alla vita è favorevole a tornare indietro come dice la Boldrini….sotto i ferri delle mammane!