Mete ONLUS
Mete Onlus, l’associazione presieduta da Giorgia Butera , e dal 2014 impegnata nell’alto tema dei matrimoni forzati e delle spose bambine, plaude allo stop della Camera ai matrimoni forzati. L’Aula ha infatti approvato un emendamento di Mara Carfagna , in base al quale «chiunque induce taluno a contrarre matrimonio o unione civile mediante violenza, minaccia, approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica ovvero mediante persuasione fondata su precetti religiosi è punito con la reclusione da uno a cinque anni».
La norma prevede che il delitto sia punibile «anche se è commesso all’estero in danno di un cittadino o di uno straniero legalmente residente in Italia al momento del fatto». Inoltre, il reato si applica anche a «chiunque con artifizi e raggiri, violenza o minaccia ovvero mediante persuasione fondata su precetti religiosi induce taluno a recarsi all’estero allo scopo di costringerlo a contrarre matrimonio o unione civile, anche se il matrimonio o l’unione civile non è contratto». La pena è, inoltre, aumentata con la reclusione da due a sei anni in caso di induzione al matrimonio di persona minorenne, ed aggravata della metà se la condotta è messa in atto «in danno di una persona che, al momento del fatto, non ha compiuto 14 anni; dall’ascendente, dal genitore, anche adottivo, o dal di lui convivente, dal tutore ovvero da altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato o che abbia con quest’ultimo una relazione di convivenza».
Mete Onlus, è Adocacy della Comunità Internazionale “Sono Bambina, Non Una Sposa”, un impegno concreto riconosciuto anche nella audizione avvenuta il mese scorso in Commissione Giustizia al Senato della Repubblica.
se vogliamo che sia efficace, bisogna fare molta pubblicità, nei bar, stazioni e luoghi di culto,
affinchè tutti ne siano informati
Rita, hai ragione.
Il nostro impegno è quotidiano, non bisogna mai smettere di diffondere conoscenza.