La fotografia è meritatamente Donna
Il Veneto dedica tre mostre a tre fotografe d’eccezione.
Venezia, Padova e Treviso rendono omaggio a tre grandi della fotografia: tre donne che indiscutibilmente e indiscussamente hanno contribuito a emancipare la fotografia e a sdoganarla dall’essere arte minore e secondaria. Inoltre, hanno definitivamente accreditato il genere femminile nell’olimpo dei maestri. Il palmares va sicuramente alla famosissima e agguerrita Letizia Battaglia, nomen omen come orgogliosamente afferma lei stessa. La Casa dei Tre Oci di Venezia le dedica una ricca antologica, visitabile fino al 18 agosto: Letizia Battaglia “Fotografia come scelta di vita”. La mostra, curata da Francesca Alfano Miglietti, ne ripercorre l’intera carriera attraverso 300 fotografie, alcune delle quali inedite. I ritratti di donne, uomini, animali, bambini, cerimonie, interni, e stragi rappresentano la sua cifra espressiva. Tra queste, degne di nota sono le immagini della “sua” Palermo e della mafia che la devasta. A spiegarle è la stessa autrice: “Non ho fotografato la bellezza di Palermo, perché sotto c’è troppa sofferenza.”
Foto imperdibili, coinvolgenti per la loro intensità, umanità, denuncia, perché “la fotografia non ha bisogno di grande tecnica, ma di grande cuore.”
Secondo appuntamento imperdibile: la mostra dedicata a Eve Arnold “ Tutto sulle donne –All about women”. L’esposizione è visitabile fino all’8 dicembre nella bellissima e appena restaurata Casa Museo Villa Bassi ad Abano Terme, località climatica e termale a pochi chilometri da Padova. Curata da Marco Muniz e centrata sul mondo femminile, è la prima retrospettiva italiana dedicata alla fotografa statunitense. Le 75 fotografie che la compongono sono esposte in un allestimento suggestivo e raffinato, divise in sezioni che mettono in evidenza la sensibilità e la potenza espressiva dei suoi scatti. Donna coraggiosa e battagliera, Eva Arnold subì la discriminazione di essere ebrea e forse ancor di più di essere donna in un mestiere maschile. In risposta, le protagoniste delle sue foto sono tutte donne: le afroamericane del ghetto di Harlem, l’iconica Marylin Monroe o l’algida Marlene Dietrich, o ancora le donne afgane. Le Immagini testimoniano la fatica e la lotta dall’artista per uscire dallo stereotipo limitante di “fotografa donna”, e la sua conquista di essere “donna tra le donne”. Nel 1951 finalmente, arriva il riconoscimento: la Arnold viene chiamata, assieme a Inge Morath a essere parte dell’agenzia Magnum Photos. A chiamarla fu lo stesso Cartier Bresson colpito dai suoi scatti originali, innovativi e scandalosi.
Il terzo e ultimo appuntamento è alla Casa dei Carraresi di Treviso, che dedica la mostra , “La vita, la fotografia”, altra fotografa ammessa nel cenacolo maschile della Magnum Photos. La mostra è visitabile fino al 19 giugno ed è anch’essa curata di Marco Muniz. Presenta 150 opere, tra fotografie e materiali e documenta tutti i reportage principali della fotografa austriaca (compreso quello dedicato a Venezia). Non mancano i suggestivi e personalissimi scatti di pittori, artisti, poeti, scrittori tra cui quelli del marito Arthur Miller e quelli dedicati al modo del cinema. Nota al pubblico per essere stata, dopo Marilyn Monroe, la moglie di Arthur Miller, conosciuto sul set di “The Misfits” dove era stata inviata come fotografa, fu una donna coraggiosa, intraprendente, emancipata che dal 1952 non cessò di dedicarsi alla fotografia in un crescendo di continui successi. Indubbiamente e meritatamente grossa parte del suo successo fu dovuto al suo famoso motto: “Ti fidi dei tuoi occhi e non puoi fare a meno di mettere a nudo la tua anima”
Venezia, Padova e Treviso rendono così omaggio a tre artiste curiose, nell’accezione più positiva, più creativa e perché no, nella sua sfumatura più femminile. Le tre mostre molto ricche e allestite in tre location molto suggestive: meritano sicuramente un tour dedicato.
Avete dimenticato di scrivere il nome della terza fotografa!