Un’Europa in pericolo
L’Europa non è irrevocabile, ce lo ha dimostrato la Brexit, così come non lo sono i diritti delle donne, il diritto al divorzio, all’aborto, al libero pensiero e alla libera espressione, che in tanti pensavamo acquisiti e consolidati. Democrazia e diritti evidentemente non sono entrati nel Dna di tutti gli Europei. Ce lo dimostra l’avanzata delle destre, i rigurgiti sempre più diffusi di razzismo, antisemitismo e xenofobia, il vergognoso Congresso Internazionale delle Famiglie e la disperata richiesta dei cittadini dell’area Visegrad di rendere i diritti civili normati in modo eguale per tutti gli Stati Membri . Ricordare che i secoli che hanno preceduto l’Unione hanno visto le nazioni europee in eterna guerra tra loro. Ricordare le atrocità che ogni guerra porta con sè e non dimenticare che le donne, le bambine e i bambini sono le principali vittime sacrificali di ogni conflitto. Non sottovalutare, come dice Annie Ernaux, che “Il richiamarsi a un ordine “naturale” e il ritorno alla tradizione, qualunque essa sia, sono sempre andati a svantaggio delle donne, in un modo o nell’altro”.
Questo e tanto altro è stato discusso sabato 18 maggio a piazza Bologni, in occasione della IV Assemblea organizzata dal Comitato promotore di Prendiamo la Parola[1] che questa volta ha voluto aprire la discussione alla piazza. Urge partecipare al voto: è necessario votare donne e uomini che abbiano una storia politica di impegno per la Sicilia, per le donne, per le nuove generazioni per i diritti e per l’ambiente.
Abbandoniamo le affezioni verso movimenti e partiti che non hanno una visione europeista priva di ambiguità e che non possono rappresentare in Europa un argine stabile contro l’odio e il pregiudizio.
1 Il Comitato promotore di Prendiamo la Parola, ideato e coordinato da Simona Mafai, è composto da Beatrice Agnello, Rosalba Bellomare, Laura Corona, Giovanna Fiume, Milena Gentile, Angela Lanza, Carmencita Mangano, Egle Palazzolo, Adriana Palmeri, Silvana Polizzi e Irene Sorrente.
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