La “Milanese”
Sono io, brianzola doc, meglio conosciuta in terra straniera, come “la milanese”, ospite per un lungo week end nella dimora estiva di una palermitana doc. Tutte e due, con questa denominazione di origine controllata, tale e quale un calice di profumato e pregiato Chardonney della Franciacorta e l’altro altrettanto principesco di Anthilia-Donnafugata. Ci beviamo bene e ci piacciamo molto.
L’ospitalità siciliana è nota, tocca vertici altissimi di cortesia se poi la comunione di spirito di noi amiche è alta e le corde del pensiero e del vivere sono simili è fatta. La simpatia dei famigliari, una residenza d’epoca strepitosa con vista mozzafiato su un pezzo di Sicilia esuberante e granitico, come è il carattere degli isolani, il profumo del mare a un passo dal naso , l’incrocio dei venti, le ochette bianche sulla cresta delle onde, sono state la degna cornice e la conferma di un bell’incontro. Ci siamo sentite entrambe libere di muoverci in questa casa, per me come fosse la mia, dettaglio : io ci stavo per la prima volta e non ero la padrona di casa. Questo modo di intendere l’ospitalità è unico e ha valore assoluto, mai abbastanza riconosciuto.
Si usa poi che le amiche dell’amica siano invitate per conoscerti. Simpaticissime, dialogo fluente, esame superato.
Conclusione doc : anch’io, come non è più usuale tra i longobardi, ma si usa ancora in questo luogo, ho ricevuto ben due“ nice to meet you” corredati da esclusivo baciamano. Da non dimenticare. Vero ? (alla palermitana)
Mi è piaciuto molto questo quadretto di ospitalità siciliana, è una virtù che viene poco riconosciuta, ma finalmente qualcuno la descrive bene. Al prossimo anno dunque!
Brava Carlotta hai descritto il clima che si respira in questa casa,di cui sono spesso ospite ti senti subito a casa tua,questo è la prerogativa dei siciliani di sapere aprire le braccia, se una persona ti piace.
Brava Carlotta ecco un’aspetto dei siciliani che viene trattato poco : il senso dell’ ospitalità fatta con il cuore senza fronzoli inutili ma con vera amicizia.
Cara amica milanese finalmente un commento su di noi che non ci relega in secondo piano, anche noi abbiamo case belle,mare unico e sopratutto non siamo rimasti all’epoca borbonica,spero tornerai presto.
L’ospitalità dei palermitani è una caratteristica apprezzata fin dai tempi dei viaggiatori illustri del Gran Tour, che da piccole stanze d’albergo venivano presto “trasferiti”, se non “rapiti”, nelle dimore storiche dell’Aristocrazia, dove si faceva a gara nel contendersi il “forestiero”: scrittore illustre, pittore e semplice esploratore. La curiosità per colui o colei che “viene da fuori” fa parte del nostro DNA e ci ha permesso di accogliere gli stranieri come opportunità. Spero che le pressioni esterne non ci facciano perdere questo lato del nostro carattere, forese il più prezioso.