Gente di qualità
Stefania Galegati (Bagnacavallo, 1973) è un artista nomade per formazione, che dopo aver vissuto a Milano, Berlino e New York, dal 2008 sceglie di vivere e lavorare a Palermo. Nel corso di oltre 25 anni di pratica artistica, spazia tra pittura, fotografia, video e installazione. Insieme all’ex compagno Darrell Shines, è anima del progetto Caffè’ internazionale, spazio multiculturale che rappresenta un unicum nella realtà cittadina. She is land è il titolo della personale dell’artista, appena inaugurata presso la galleria di Francesco Pantaleone di Palermo. L’ esposizione, a cura di Giulia Monroy, appare al pubblico come un’epifania nel percorso di Stefania Galegati.
Protagonista di ciascun opera è l’ arido isolotto conosciuto come Isola delle Femmine.Striscia di terra che disegna il profilo della costa di mare che conduce alla città, su cui è impossibile non indugiare in fantasie ogni qual volta si poggia lo sguardo sulla diroccata torre di avvistamento del XVI secolo posta sulla sua sommità su cui aleggiano come voli di gabbiani, antiche leggende e narrazioni.
Stefania Galegati trasforma l’isola in un iconica rappresentazione sempre diversa che non conosce fine e confini, realizzando una serie di opere su supporti recuperati da oggetti d’uso quotidiano – costante della sua pratica- come tende, testate di letti in legno, lastre di vetro che declina come tele, in cui l’isola è sospesa su un mare di parole che la bagnano e cullano. Le parole, corrispondono a interi paragrafi, ora in inglese, in italiano o in francese, tratti da «Il Secondo Sesso» di Simone de Beauvoir, testo su cui l’artista attraverso la pittura intraprende “una buona pratica di approfondita lettura”trascrivendo il testo in progressione nelle proprie opere. Il sottofondo musicale del video «She Is Land» accompagna il visitatore della mostra insieme ad un installazione composta da 100 chili di terra lavica e led.
Stefania è tra le altre promotrici dell’associazione Femminote. Un progetto di natura collettiva nato da un’idea di Valentina Greco(curatrice- 1976,Palermo), in collaborazione con Claudia Gangemi(curatrice-1993, Catania) e Marcela Caldas ( architetta e urbanista-1977-Bogotà).
L’ appello delle Femminote è mettere insieme 350,000 donne per comprare a 3,500,000 € l’isolotto. Ciascuna donatrice può versare una quota singola di 10 €.
Una utopia che è di per sé un’opera d’arte, un gesto simbolico di resistenza che permette di riflettere e sognare insieme sul paesaggio, la gestione del bene comune, la tutela del territorio e il femminismo nella nostra contemporaneità. “Studiare, promuovere, sviluppare e incentivare la questione territoriale ed ambientale e la gestione dei beni comuni, nonché il ruolo socio-culturale della donna nella società” (Statuto di Femminote).
La diffusione del progetto è come un open call, in cui ciascuna delle associate contribuisce con i propri mezzi e linguaggi.
Donne, Aderite alle Femminote !