17 settembre 2014 di: Simona Mafai

La Crimea, tra rivendicazioni autonomistiche e rivalità di potenze

Dei problemi internazionali parlo sempre con estrema prudenza.  Sappiamo tanto poco della Sicilia, figuriamoci di paesi tanto  lontani! Tuttavia ci piace cercare  “la verità”; anche se la verità spesso è “plurima”.
Dal dopoguerra  ad oggi abbiamo assistito  al costituirsi di molte  formazioni nazionali nuove,  e  non solo – come era ovvio e giusto – nei territori [...]

1 settembre 2014 di: Simona Mafai

Chi tira i fili di Totò Riina?

Sono fermamente allergica alle dietrologie, che piacciono molto ai giornalisti ed anche ad alcuni politici. .
Tuttavia oggi devo dire che le dichiarazioni “rubate” al capomafia Totò Riina, mi lasciano alquanto perplessa.
Punto primo: queste registrazioni, raccolte nel penitenziario di Opera, dove Riina sconta l’ergastolo in regime di 41 bis, sono  sorprendentemente efficienti.  Recepiscono con estrema precisione [...]

21 agosto 2014 di: Simona Mafai

Capire e giudicare

Leggo sul sito twitter  (di una donna) una  bella affermazione:
“La cosa importante è capire; e capire non è giudicare”.
Sono d’accordo, ma solo in parte.
Ci sono momenti  (nella vita personale e collettiva) , che dopo aver capito (o tentato di capire) si deve anche esprimere un giudizio. Ed adeguare a questo giudizio i propri comportamenti. [...]

9 agosto 2014 di: Simona Mafai, 10 agosto
Simona Mafai, 10 agosto

Chi farà autocritica per le sbagliate valutazioni sulla Siria?

Quando nel marzo del 2011 esplosero in Siria, nell’ambito della cosiddetta (e purtroppo deludente) ”primavera araba”, le proteste contro il governo Assad , tutta la “intellighenzia” del mondo occidentale applaudì i ribelli, giudicandoli protagonisti di una rivolta che avrebbe portato in Siria un altro sistema politico (di tipo occidentale?)
Ancora una volta, anche se le esperienze del passato avrebbero dovuto consigliare prudenza, l’Occidente non valutò con attenzione né le vere ragioni della rivolta (chi l’aveva suscitata? chi la dirigeva?) né le prospettive che la ipotetica caduta di Assad avrebbe aperto. Tanto meno si tenne conto di alcuni elementi positivi della vita socio-politica della Siria, che andavano difesi: perché c’era sì un partito unico, ma era dichiaratamente laico, e tutte le minoranze etniche e religiose (tra cui importanti gruppi cristiani) venivano rispettate.
Ma i democratici occidentali si scatenarono. “Evviva i ribelli! “ “Sosteniamo i ribelli!”. A Parigi si costituì l’associazione “Amici della Siria”, che chiese un intervento armato della Francia in Siria (e probabilmente armi furono mandate, ma non si sa in quali mani finirono. In Libia molte armi occidentali inviate ai gruppi anti-Gheddafi, sono oggi utilizzate dagli jihadisti). La partita probabilmente è stata anche giocata in funzione anti-russa, perché Assad era difeso da Putin (e dalla Cina).
Con i mesi la rivolta (e la repressione statale) hanno condotto il paese in una guerra civile totale. Il movimento fondamentalista ha assunto la direzione dei rivoltosi; ha fatto giungere centinaia – o migliaia – di musulmani sunniti da varie parti del mondo (alcuni persino dall’Italia); ha esteso i combattimenti nelle nazioni vicine (Iraq e Kurdistan); ha affermato la volontà di fondare un Califfato islamico, e qualche giorno fa lo ha proclamato..
Non sappiamo, ovviamente, se una qualche forma di conservazione dello stato siriano (Assad dopo le prime contestazioni, aveva avanzato la proposta – respinta – di un governo di unità nazionale che comprendesse gli oppositori) avrebbe impedito l’avanzata degli eredi di Al Quaeda. Certo, non l’avrebbe favorita
Ed ora che la catastrofe è irrimediabilmente esplosa; ora che una fetta della Siria, strappata allo stato unitario, è stata inclusa nel Califfato proclamato dai fondamentalisti sunniti (che hanno occupato anche pezzi di Iran e Kurdistan); ora che migliaia di famiglie cristiane e di altre religioni sono cacciate da squadre di combattenti fanatici che distruggono templi e impongono la sharia; ora che non resta che organizzare missioni umanitarie e gettare dagli aerei acqua, cibi e medicine per i fuggiaschi, c’è qualcuno dei cosiddetti “responsabili” della politica estera occidentale – ministri, politologi, giornalisti – che compia un’aperta autocritica, riconosca gli abnormi (e non innocenti) errori di valutazione compiuti?
Gli interventi dell’Occidente nelle crisi mediorientali (fatti in nome della libertà e dei diritti individuali) si rivelano sempre catastrofici.

10 luglio 2014 di: simona mafai

18. Mangiarsi i propri figli

Certo, noi abbiamo i nostri problemi; ed alcuni molto gravi: l’immigrazione incontrollabile, le vittime del mare, la disoccupazione,  la corruzione, ecc. . ma non possiamo distogliere il capo da ciò che sta avvenendo a relativamente poca distanza da noi, con episodi di quotidiano orrore e autentici rischi di guerra.
Parlo di Israele-Palestina. Sono stati compiuti atti [...]

29 giugno 2014 di: Simona Mafai, 30 giugno

Il panettone di Renzi

Quella che ci attende è una settimana cruciale per la politica nazionale. Dopo il blitz europeo, Matteo Renzi, non proprio vincitore,  torna in una Italia più tiepida nei suoi confronti rispetto a un mese fa. Renzi ha dichiarato (spavaldamente?) che l’orizzonte del suo governo si estenderà oltre  “mille giorni”  (cioè fino al 1918),  ma nell’opinione [...]

12 giugno 2014 di: simona mafai

Misteri della democrazia

La democrazia non è certo un termine nuovo, e ci vuole audacia per intestare a questa parola una noticina di 30 righe. Lo faccio, perché da molto tempo – e di fronte agli eventi un po’ confusi (per usare un termine soft) di questi giorni – la questione “democrazia” mi sta particolarmente a cuore.  Ad [...]

5 giugno 2014 di: simona mafai, 6 giugno

Uomini che amano le donne

Mi prendo una pausa dalla politica, e non commento né Renzi, né Bruxelles, né il G7, per condividere invece con voi l’osservazione positiva di un comportamento umano, che mi ha profondamente commosso.
Il contesto dei fatti cui mi riferisco non è lieto. Al contrario.
Negli ultimi mesi alcune mie care amiche sono state ferite [...]

27 maggio 2014 di: simona mafai, 27 maggio

Vittoria, senza feste in piazza

Può sembrare una considerazione sciocca, ma forse un significato lo ha.
Grande la vittoria del PD, ma nessuno è sceso in piazza a festeggiare con slogan e bandiere.
Chi ha votato PD non si è sentita una parte oppressa, liberata dai suoi dominatori, e quindi urlante e felice;  ma una consistente maggioranza,  con sulle spalle il peso [...]

18 maggio 2014 di: simona mafai, 19 maggio

Non ignorate l’Europa!

Torno ancora una volta sull’Europa, anche se so che è un argomento che non
Interessa molti; ed io  non ho voglia di fare la “maestrina”.
Tuttavia credo che valga la pena di spendere qualche riga per ricordare che domenica 25 maggio si vota per il Parlamento Europeo. E sottolineare che quest’anno vi è  una grossa novità: il [...]

14 maggio 2014 di: simona mafai, 14 maggio

Corruzione qui, corruzione là

I giornali sono pieni di paginate sugli episodi di corruzione verificatisi attorno all’ Expò di
Milano. Non tenterò di fare una sintesi dei fattacci. Troppa fatica leggere gli articoli, prendere appunti,
riassumere i dati. Comunque, ridotti all’osso, i fatti sono questi….

5 maggio 2014 di: simona mafai, 5 maggio

Contro le donne che studiano I cosiddetti “guerriglieri islamici”

Il 15 aprile,  in Nigeria , 276  studentesse sono state rapite da un gruppo di uomini in armi, islamisti “radicali”. Delle ragazze non si sa ancora nulla. Il gruppo terrorista che le ha strappate ai loro studi e ai loro sogni di vita,  portandole non si sa dove, forse violentate e vendute, si chiama Boko [...]

27 aprile 2014 di: simona mafai, 28 aprile

Il gioco degli specchi e le possibilità di un cambiamento

Se volessimo ridere di una situazione politica che allegra non è,  potremmo scherzare sul  fatto che ciascuno dei tre leader protagonisti della contesa in corso,  accusa gli altri due di assomigliarsi, anzi: di essere la stessa cosa. Grillo dice che Renzi e Berlusconi sono uguali; e così Berlusconi dice di Renzi e di Grillo; e [...]

23 aprile 2014 di: simona mafai, 24 aprile

I messaggi dei ragazzi coreani

Della spaventosa  tragedia avvenuta nei mari della Corea del Sud, non è facile (e del resto a che servirebbe?) parlare. Un carico di giovanissime vite , quasi tutti studenti e studentesse, è stato sepolto nelle acque gelide dello Stretto di Corea, mentre il battello che li trasportava andava in pezzi. Pessimo il comportamento del comandante della [...]

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