Che fine hanno fatto i desideri?
Chiedo spesso a mia zia, che ha già da un po’ superato i 70, di raccontarmi i tempi in cui frequentava il liceo e faceva lunghe passeggiate a piedi tutte le mattine per raggiungerlo.
Conosco a memoria le sue tante storie e so bene che lei ama ricordarle ma c’è un dettaglio in quel racconto che non ha smesso mai di sorprendermi.
È la fotografia immobile di lei e mia nonna ferme a fissare la vetrina di una pasticceria e ad immaginare il gusto di quelle paste mentre le mani frugano fra le tasche vuote.
La zia mentre ne parla sembra ancora provare con la stessa intensità il desiderio di quel dolce da poche lire che non poteva permettersi.
Io penso a quello che ho e la invidio.
Possediamo tutto, fuorché la possibilità di bramare piccole cose, di attendere piccoli eventi, di gioire per piccole vittorie.
Compriamo un capo d’abbigliamento a settimana, cambiamo un cellulare al mese, guidiamo un’auto diversa anche ogni giorno perché se ne ha sempre più di una, mangiamo dolci tutte le domeniche.
Il progresso e il benessere hanno ucciso i desideri.
Forse un giorno smetteranno di cadere le stelle e non si spegneranno più candeline sulle torte.
A Valle Cuba le stelle cadranno sempre!
Bell’articolo!
sotto quel cielo e quei ricordi non si può smettere di sognare
Gradevolissimo questo articolo. Piacevole la lettura. Interessante leggere la riflessione profonda e attenta di una giovane che ha consapevolezza di quanto il “troppo” abbia “storpiato” perfino i desideri. Brava.
Anche mio nonno è riuscito a farmi vivere la stessa sensazione……..ed è un ricordo estremamente prezioso…… il tuo articolo ha esattemente colto nel segno.
Complimenti
Bravissima Fiore.. il tema trattato fa tanto riflettere.. e mi è piaciuto molto il modo in cui l’hai articolato. Complimenti..
semplice e profondo
una giovane autrice che mostra uno spessore ed un sentimento uniti ad uno stile semplice, elegante e pulito
una consapevolezza intensa che ci fa pensare
sembrava di sentire il sapore dei dolci che le due ragazze guardano dietro la vetrina
sono sicura che sentiremo ancora parlare di questa fiorella campione…
Mio nonno mi raccontava delle sue piccole conquiste ai tempi della guerra, quando anche un tozzo di pane era occasione di gioia e ti dava la possibilità di alzare gli occhi al cielo e ringraziare qualcuno, lassù. Se tutti i giovani riflettessero come ha fatto Fiorella, vivremmo in un mondo migliore, dove anche un sorriso, un semplice saluto o una parola carina avrebbero il valore che meritano. Spegniamo la tv, posiamo in un cassetto la carta di credito e torniamo a guardare la luna piena e le stelle cadenti…
io ho qualche problema a considerarlo progresso ! .. la cosa grave è che mi sento solo . pochi accanto a me vivono questo disagio .
li vedo tutti contenti !
lavoriamo per 12 ore al giorno ritorniamo la sera a casa distrutti … un po di tv e poi a letto !
io mi sento fagocitato da un sistema che sicuramente non è a misura d’uomo …
la verità, evitando estremismi inutili, è che a mio avviso il nostro modello di vita va assolutamente rivisto il profitto il consumo di beni non possono essere l’unico scopo della nostra vita ! ..
riuscire a percepire la sfumatura così sottile di un ricordo semplicemente raccontato non è da tutti, di certo tu non hai ancora smesso di apprezzare le piccole cose e sei riuscita inpoche righe a sensibilizzare anche noi
finchè ci sarà qualcuno che ci ricorderà l’importanza delle piccole cose che fanno parte delle nostre vite saremo ancora in grado di dare il giusto valore a tutte le nostre più grandi e piccole conquiste.
complimenti giovane donna.
Complimenti. Poche righe che dicono tante cose. E tu le hai dette benissimo in modo pulito ed essenziale, andando al cuore delle cose.
E’ vero: abbiamo perso la felicità che sta nelle piccole cose, abbiamo tutto e pensiamo di non avere abbastanza.
Grande lezione di vita.
Spero davvero che il desiderio non diventa un illusione!
Brava, bellissimo articolo e molto coinvolgente, anche io sono sicura che ne sentiremo ancora parlare di questa ragazza dalle mille qualità
L’ articolo esprime in maniera chiara, semplice e sintetica la riflessione di una giovane su un aspetto del vivere d’oggi che è invece molto profondo e articolato, il valore delle piccole cose, dei desideri “piccoli” , la loro importanza nella vita di una persona. Fiorella tutto questo lo ha capito e da un’ immagine tanto piccola da non esistere nemmeno se non nelle parole di un ricordo, il ricordo di un “piccolo” desiderio, ha distillato pensieri densi di significato.
Tutto ciò in un bellissimo, seppur breve, articolo. Brava Fiorella, se i giovani d’oggi sono anche questo, si spegneranno ancora tante candeline e le stelle continueranno a cadere!
E tu continua a scrivere, c’è bisogno della tua voce.
adoro il modo in cui scrivi..ed hai proprio detto delle verità ..
continua a regalarci articoli belli come questo..
brava
lascia il gusto dell’amaro di chi ha troppo ma non ha cio che serve davvero…
bello, complimenti! ne aspettiamo altri!