la morte e le fanciulle, la rabbia e il dolore

21 aprile 2010 di: Rosanna Pirajno

Si può morire in gita scolastica, può un costone franare su due giovani vite, spegnendole, senza che si mettano in discussione imprevedibilità fatalità responsabilità? Dopo ogni sciagura si cercano le cause, quindi le colpe o le imprevidenze o peggio le coperture di chi potendo non è intervenuto preventivamente, e qualcuno da impalare per placare l’opinione pubblica si trova sempre. A Ventotene, il sindaco è sotto accusa per avere sottostimato il pericolo crolli sulla spiaggetta in cui Sara e Francesca hanno perso la vita. Gli esperti commentano come possono: non si può prevedere ogni smottamento, frana, crollo, slavina, né si può mettere sotto rete ogni costone. Eppure le ultime vicende di Giampilieri Val Venosta Ischia Ventotene … denunciano la fragilità di un territorio sottoposto ad un eccesso di pressione antropica e ad un difetto di monitoraggio, per mancanza di mezzi finanziari e strutture adeguate. La prevenzione contro i dissesti idrogeologici è materia dibattuta fra gli scienziati del ramo, ma trascurata da governi centrali e locali intenti a privilegiare lo sfruttamento dei suoli ad usum aedificandi, che rende tanto in termini di Pil.

Sul costone di Ventotene, oltre un gruppo di case corre una strada carrabile: tanto per dire, le sollecitazioni meccaniche unite alle piogge abbondanti non avrebbero richiesto un controllo della tenuta della roccia tufacea? Ora la neo presidente della Regione Lazio, Polverini, sollecita la mappatura delle zone a rischio, ma nell’attesa non sarebbe saggio il congelamento, in tutto il Paese, del deleterio “ampliamento dell’esistente” previsto dal Piano casa? Il bell’impulso all’occupazione e all’economia, non è più benefico se proviene dall’apertura di cantieri di risanamento idrogeologico piuttosto che da ulteriori e incontrollate costruzioni? Che non risolvono carenze abitative, ma lievitano il consenso popolare. Ma il popolo dovrebbe pretendere, come atto primario, la messa in sicurezza dei territori.

(Paul Gauguin, costa bretone)

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