Pier Paolo Pasolini

7 aprile 2010 di: Francesca Traina

Tu non c’eri quando è fiorito il mese né quando l’hanno calpestato. Non c’eri quando il nostro respiro s’è levato ad incidere con lettere di fuoco il cielo sopra il mondo. Noi marchiate dalla costola di Adamo siamo rinate dal dolore per darci libertà. Tu dal tuo mare speziato continua anche per noi a disfare l’ordito di chi ha tessuto regole e “valori” per espropriarci della nostra soggettività.

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