i panni sporchi, lavarli in pubblico

26 maggio 2010 di: Giusi Catalfamo

Bravo Elio Germano, lo abbiamo già apprezzato in Mio fratello è figlio unico e in Il passato è una terra straniera, ci congratuliamo con lui e gli auguriamo tanti altri successi. Ha vinto il premio come miglior attore a Cannes, ma apprezziamo soprattutto la sua frase «dedico questo premio agli italiani, ma non alla nostra classe dirigente». Bravo, perché è un artista che non condivide il concetto, tanto caro ai nostri governanti, che i panni sporchi si lavino in casa. Noi, al contrario, siamo convinti che vadano esposti ad un pubblico sempre più vasto e che vengano esposti all’aperto, perché siano alla portata di tutti, perché tutti possano conoscere la squallida realtà che ci circonda. Ecco perché riteniamo che tutto quanto possa servire a conoscere nei suoi più squallidi risvolti la morsa di malaffare che ci circonda, sia un bene per noi italiani eternamente destinati a tenere gli occhi chiusi, a non voler guardare una situazione che è quella che è. Denigrare e diffamare chi esorta ad aprire gli occhi davanti a questa realtà e non a quella dei sogni, che vogliono ostinatamente farci credere, sembra essere il primo pensiero di questa classe dirigente. Denunciare, al contrario, è quello che un intellettuale deve fare. Lo ha fatto a suo tempo Nanni Moretti con la storica frase «noi con questa classe di politici non abbiamo futuro», e il suo grido di dolore allora investì i dirigenti della sinistra. Oggi lo ripete Elio Germano e in un contesto internazionale come Cannes. E lo ha fatto Sabina Guzzanti con il suo Draquila. E’ meglio denunciarla questa realtà, nonostante gli anatemi, come fa Saviano, come hanno fatto Garrone e Sorrentino con Gomorra e Il Divo, come hanno fatto tanti altri scrittori e registi. Siamo contrari all’occultamento di una realtà che non ci piace, noi, al contrario, vogliamo sapere, conoscere, ecco perché consideriamo questa legge sulle intercettazioni l’ennesimo sopruso giocato sulla nostra pelle di cittadini che hanno il dovere di informarsi e il diritto ad essere informati, perciò diciamo a chiare lettere No alla legge bavaglio.

(pomelia al balcone)

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